Processo penale, rivolta degli avvocati: protesta in Tribunale. In toga
In piazza contro il disegno di legge che prevede la videoconferenza e la sospensione della prescrizione
La rivolta degli avvocati penalisti: protestano indossando la toga davanti a piazzale Clodio, sede della cittadella giudiziaria, gli avvocati della Camera penale di Roma nel primo dei cinque giorni di astensione dalle udienze proclamata dall'Ucpi.
La manifestazione è stata organizzata per dire "no a questa riforma del processo penale" che il Senato ha approvato il 15 marzo scorso e che è in attesa del voto definitivo della Camera del Deputati. Il testo del disegno di legge prevede l'introduzione del processo in videconferenza per i detenuti e la sospensione della prescrizione dopo la sentenza di condanna.
Nella maggior parte dei processi - sostengono i penalisti di Roma - un detenuto non potrà più difendersi sedendo accanto al difensore in aula ma assisterà all'udienza tramite un monitor. Questo non è un processo e al detenuto non sarà assicurata una difesa effettiva. La sospensione della prescrizione invece allungherà i tempi del processo in spregio al principio costituzionale della ragionevole durata. Non servono prescrizioni più lunghe ma processi più brevi: se in più' di 10 anni non si termina un processo il problema è la giustizia e non il tempo".
Per la Camera penale di Roma, che spiegherà le ragioni della protesta all'opinione pubblica, "si tratta di norme che pregiudicano i diritti di tutti i cittadini coinvolti in un processo penale e il metodo di approvazione della legge ha impedito ogni dibattito politico. E' una riforma - sostengono gli avvocati - che riduce le garanzie degli accusati in contrasto con i principi di uno Stato democratico".