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Roma

di Valentina Renzopaoli


Rifiuti, Manlio Cerroni pronto a scendere nell'arena. A quasi tre anni dall'inizio del processo sulla gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio, è finalmente arrivato il momento del Supremo, impaziente di dire la sua sulla maxi inchiesta che lo ha travolto. E' mercoledì 11 maggio: inizia l'esame fiume che si protrarrà per almeno un paio di udienze.


L'ex re della monnezza è accusato insieme ad altri sei imputati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti e truffa ai danni dei Comuni.
Chi lo conosce sa bene che Cerroni coglierà l'occasione per togliersi più di qualche sassolino dalla scarpa. I legali che lo seguono, il professor Bruno Assumma e l'avvocato Alessandro Diddi, hanno preparato con lui una scaletta di argomenti da trattare, per tentare di arginare l'energia dirompente dell'ormai ultra novantenne. Ma tutti si attendono veri e propri fuochi d'artificio.

Il processo che negli ultimi mesi è scivolato nella noia, tornerà nell'aula delle grandi occasioni di piazzale Clodio, la Vittorio Occorsio. E forse si rivedranno anche i taccuini dei cronisti e i rappresentanti dei comitati anti discarica ammessi come parte civile, che nel corso dei 35 mesi di processo si sono lentamente dispersi.

D'altra parte, il giudizio immediato si muove ormai da tempo alla velocità di una tartaruga. Per tentare di accelerare il ritmo, arrivati ora ad un momento cruciale, il Tribunale ha stilato un calendario di udienze che da qui al prossimo autunno prevede una ventina di appuntamenti.

Nel frattempo, il 31 marzo è stato ascoltato Giuseppe Sicignano, dipendente della società E. Giovi e coordinatore delle attività operative nell'impianto e nella discarica di Albano Laziale della Pontina Ambiente.
Il 19 aprile è salito sul banco degli imputati Francesco Rando, amministratore unico di alcune imprese riconducibili al gruppo Colari Lo storico collaboratore di Cerroni, uno degli uomini più inquisiti d'Italia, è accusato di associazione a delinquere e di truffa in particolare per quanto riguarda il filone d'inchiesta che riguarda l'impianto di Albano Laziale. Il suo esame proseguirà lo stesso 11 maggi, dopo la prima parte dedicata a Cerroni.
Dopo l'avvocato Cerroni verrà sentito Luca Fegatelli, l'ex dirigente dell’Area Rifiuti della Regione Lazio. Infine sarà la volta di Bruno Landi, ex manager della Pontina Ambiente.

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