Processo Romeo, 100mila euro a G. ,si parte, Consip parte civile
L'imprenditore campano Romeo è accusato di corruzione
Consip spa, Cittadinanzattiva onlus e Assoconsum sono stati ammessi come parti civili nel processo che si e' aperto davanti ai giudici dell'ottava sezione penale del tribunale di Roma a carico di Alfredo Romeo, l'imprenditore campano accusato di corruzione per aver versato 100mila euro nell'arco di quattro anni all'ex funzionario della Centrale acquisti della pubblica amministrazione M.G. .
Quest'ultimo ha già chiuso la vicenda giudiziaria con un patteggiamento a 20 mesi di reclusione lo scorso 14 settembre. Il presidente del collegio Paola Roja, che ha autorizzato la citazione della Romeo Gestioni spa come responsabile civile su richiesta dell'avvocato Elisa Scaroina per conto di Consip, ha anche dato il via libera alla presenza in aula delle tv ritenendo che "il processo sia di interesse pubblico".
Romeo, che e' assistito dagli avvocati Alfredo Sorge e Franco Coppi, e' accusato dal pm Mario Palazzi di aver consegnato dal Natale 2012 al novembre 2016 somme di denaro a M.G. per avere in cambio dritte e suggerimenti sui bandi di gara e sulle offerte da presentare.
Una tesi che l'imputato, oggi presente in udienza, e' pronto a respingere: "Andatevi a leggere gli atti", ha detto ai giornalisti facendo intendere di non essere lui il corruttore. "Fatemi fare l'imputato in maniera serena", ha poi aggiunto. Per questa vicenda, l'imprenditore campano venne arrestato il primo marzo scorso, giorno del suo 62esimo compleanno, e torno' in liberta, tra carcere e domiciliari, a meta' agosto.
Prossima udienza il 7 dicembre quando gli avvocati della Romeo Gestioni spa, imputata in questo dibattimento in base alla legge 231 sulla responsabilita' degli enti per illecito amministrativo, contesteranno la citazione dell'azienda come responsabile civile.
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