Progetto Largo Goldoni, il regalo di Bergamo agli amici della maison Fendi
Il Municipio I ha detto no; il vicesindaco fa una delibera ad hoc che supera ogni legge
La proposta di Delibera titolata “Progetto Largo Goldoni” a firma di Luca Bergamo, assessore alla Cultura e Vicesindaco della Giunta Capitolina, ha l’obiettivo di esporre un’opera d’arte privata, dello scultore Giuseppe Penone, su suolo pubblico nel cuore di Roma, senza aver compiuto il dovuto iter legislativo a carattere di gara europea aperta a più artisti.
Sull'argomento si è già espresso negativamente il I Municipio di Roma, su cui ricade la competenza dell'area di destinazione del suolo pubblico. Tuttavia, la richiesta arrivata dalla maison Fendi è stata aperta con procedura Scia, ovvero mediante “Segnalazione Certificata di Inizio Attività”, che riguarda, appunto, l'attività di un “negozio” commerciale esclusivamente privato e per ovvi motivi respinta dal I Municipio competente.
Peraltro, il suolo pubblico di largo Goldoni è vincolato e riconosciuto dall'Unesco come sito urbano di interesse storico artistico. Tutto per l'installazione di un'opera a grande impatto, voluta dalla stessa maison Fendi, che vede il suo negozio commerciale prospiciente l'area in questione, per favorire così la scultura dell'artista amico Giuseppe Penone.
L'opera dal titolo “Foglie di Pietra” è notevole per dimensioni: si tratta, infatti, di 2 alberi in bronzo alti rispettivamente 18 e 9 metri, che sostengono a 5 metri d'altezza dal suolo un blocco marmoreo sospeso di ben 11 tonnellate di peso.
L'idea pare essere nata da una recente mostra tenutasi lo scorso gennaio all'Eur, negli spazi museali destinati allo sponsor Fendi dove è stata esposta l'opera in oggetto. L'incongruenza della delibera evidenzia un conflitto di interessi tra privato e pubblico che scavalca ogni ragionevole procedura istituzionale, tanto a livello locale quanto europeo, su un'area di tale valore e su suolo pubblico soggetto a precisi e inderogabili vincoli.
Né è al corrente il Sindaco Virginia Raggi? Di una richiesta di un privato che, di fatto, sottopone un così importante sito pubblico ad esclusivo interesse economico privato.