Roma

Progetto rom, persino i nomadi manifestano contro il piano di Virginia Raggi

Il Comune di Roma vuol chiudere il campo di La Barbuta; però trasferisce lì 109 famiglie

Campi nomadi a Rona, altro che piano di inclusione. Il progetto “bonus casa” e lavoro varato da Virginia Raggi e dall'assessore Baldassarre riesce nel miracolo di scontentare persino gli stessi nomadi che si sono dati appuntamento  alle 11.00, in Viale Manzoni, di fronte al Dipartimento - Ufficio Rom, Sinti e Caminanti.


Alla base della protesta c'è l'annosa vicenda del Camping River, la struttura di via della Tenuta Piccirilli sulla via Tiberina e nel territorio del Municipio Roma XV dove vivono 109 famiglie rom per le quali il Comune ha deciso il trasferimento al campo de La Barbuta.
Chi manifesterà al grido di “Le bugie di Virginia Raggi” è l'Associazione Nazione Rom guidata da  Marcello Zuinisi che scrive: “Il 1 giugno 2017 il Sindaco Virginia Raggi e l'Assessore Baldassarre, hanno annunciato, in conferenza stampa, di fronte a decine di giornalisti, che finalmente a Roma, verranno chiusi i campi Rom, attraverso “patti di responsabilità che l'amministrazione stringerà con ogni famiglia”, con “progetti di inclusione”. Essi saranno destinati alle persone attualmente presenti in “zone non raggiungibili da mezzi pubblici”. I patti verranno finanziati attraverso “fondi europei pari a 3.8 milioni di euro” da investire in progettualità e “misure specifiche per l'abitare”.

E spiega il motivo della manifestazione: “Dalla propaganda alla realtà: il 5 giugno 2017, addetti del Dipartimento alle Politiche Sociali di Roma, hanno incontrato, nei locali della Coop Isola Verde Onlus, delegati RSC del River. La soluzione proposta per i nuclei familiari è il trasferimento nel campo la Barbuta. Il Camping River è situato ai margini di Via Tiberina in una zona non raggiungibile da mezzi pubblici. Le famiglie sono pronte a sottoscrivere “patti di responsabilità” e “contratti per abitazioni da affittare con il denaro pubblico” appositamente stanziato dall'UE attraverso il PON Metro 2014 – 2020 in attuazione della Strategia. Tutte le 120 famiglie rifiutano ogni ipotesi di trasferimento in altri campi. “Verranno chiusi”, ha affermato il Sindaco Raggi di fronte al mondo intero. E' ora di passare dalla propaganda, dagli inganni e dalle frodi europee denunciate da ANR all'ANAC e Carabinieri ai fatti. Chiediamo a Sindaco ed Assessore un incontro immediato con i delegati del Camping River, con ANR, con le associazioni di rappresentanza RSC. All'incontro venga invitato il Sottosegretario Maria Elena Boschi - responsabile di UNAR e punto di contatto nazionale per la Strategia Nazionale di Inclusione e gli Accordi Europei”.
Insomma, sui campi rom il pasticcio è completo e il piano prima ancora che venga attuato rischia di naufragare.