Roma

Pronto soccorso al collasso, tempi d'attesa biblici: emergenza influenza

Record di richieste di cure negli ospedali di Roma e del Lazio: un inferno per pazienti e familiari ma soprattutto per medici e infermieri

I pronto soccorso del Lazio sono al collasso, alle 16.30 di lunedì 9 gennaio stazionavano nei locali delle strutture d’emergenza tra quelli in attesa, in trattamento, in attesa di trasferimento, in osservazione oltre 2000 persone cosi come viene certificato dal bollettino regionale.

 


Un record che non ha eguali nell’ultimo decennio. Negli ospedali romani le persone all’interno dei Ps sono 1200, in quelli delle provincie 800. Un inferno per pazienti e famigliari ma soprattutto per medici e infermieri alle prese con un carico di lavoro e sofferenza oltre ogni limite di sopportazione.
 

La situazione è oltre i limiti di guardia presso il Policlinico Umberto I dove si trovano 158 pazienti, 139 sono al Gemelli, 105 risultano al San Camillo, 95 al Pertini, 89 al Sant' Eugenio, 91 al Casilino, 86 al S. Andrea, 84 al San Filippo Neri . Tanto per citare quelli più ingolfati.

Nelle province la situazione è critica a Latina con 94 persone all’interno del pronto soccorso a Frosinone con 83 al Belcolle con 59 e Rieti con 50. Gravi anche i dati degli tre ospedali dei Castelli con 61 persone nel pronto soccorso di Velletri, 40 a Frascati e Albano 49 ad Anzio, 64 a Tivoli.

Questo enorme afflusso derivato dall’epidemia influenzale e dal freddo, sta mettendo a dura prova il sistema dell’emergenza della Regione Lazio e si ripercuote sulla funzionalità del 118 che vede sempre piu ambulanze bloccate nei pronto soccorso oggi in alcune ore si è toccata la punta di oltre 60 mezzi fermi in attesa di poter ripartire, e cioè quasi la meta del parco ambulanze in servizio a Roma e provincia.