Prossedi “Ri-Scatta la cultura”: tour tra tradizioni e storia contadina
Oltre 25 tra fotografi e pittori alla scoperta del piccolo paesino
Tour tra tradizione e storia contadina, Prossedi “Ri-Scatta la cultura”. Viaggio alla scoperta della campagna romana, sulle orme del pittore francese Ernest Hèbert.
Appuntamente con pittori e fotografi a Prossedi: il paese in provincia di Latina si riempie di vita e di colori per "Ri-scatta la cultura". Fino all'8 ottobre, le vie del borgo si animano di cultura e Prossedi diventa la Montmartre italiana. “Ri-Scatta la Cultura è realizzato con il supporto della Regione Lazio e in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Frosinone - spiega Riccardo Reatini, assessore al turismo di Prossedi - i pittori trascorreranno qui qualche giorno, a seguire sarà la volta dei fotografi che si ritroveranno a vivere gomito a gomito con gli abitanti del paese, tra i vicoli che qualche settimana fa sono stati invasi da oltre seimila turisti in occasioni di Vicoli di Notte, la notte bianca di Prossedi”. Il progetto è stato ideato per ricalcare le orme del pittore francese Ernest Hèbert e di sua moglie Gabrielle d'Uckermann Hèbert che, tra il 1892 e il 1893, soggiornarono per lunghi periodi nel paese. Grazie all'amicizia con il romano Napoleone Parisini, nipote di Placido Gabrielli principe di Prossedi Parisani, Hebert scoprì infatti la “campagna romana” e la vita contadina dei piccoli centri rurali vicino a Prossedi. Imparando ad apprezzare la quotidianità e i gesti più comuni dei contadini, dalla trebbiatura del grano alla raccolta della legna, passando per le contadine ciociare e i loro costumi tradizionali. Gabrielle Hebert, una delle prime donne fotografe, scoprì infatti i paesi preferiti dall'artista e scatto più di 1600 istantanee, realizzando uno straordinario reportage (Italiens pittoresques 1883-1893. Instantanés de Gabrielle Hébert) sulla “campagna romana” e la quotidianità della vita contadina. La raccolta fotografica di Gabrielle, insieme alle opere del pittore, sono ad oggi esposte al Musèe Hebert la Tronche (Grenoble) e al Musèe d'Orsay Paris.
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