Roma
Prostituta per 20 ore al giorno, botte e violenze: arrestato compagno padrone
Costringeva la fidanzata a prostituirsi dalla mattina alla sera, senza sosta, ed incassava tutti i suoi guadagni: arrestato compagno padrone
Storia d'amore tra due romeni diventata piena di violenze fisiche e psicologiche. Lui costringeva lei a prostituirsi, anche per 20 ore al giorno, e si intascava tutto il suo guadagno. Dopo anni di vessazioni arriva la denuncia: arrestato l'uomo dalla Polizia per sfruttamento della prostituzione.
Lei 34 anni, lui 33, entrambi romeni e da cinque anni fidanzati. Una convivenza iniziata in Inghilterra, proseguita in Spagna ed approdata in Italia. All’inizio una storia d’amore normale, poi violenze fisiche e vessazioni psicologiche. La ragazza svolgeva da qualche anno, indipendentemente, l’attività di meretricio. Intrapresa, però, la relazione sentimentale, il compagno da subito ha preteso da lei la consegna dei guadagni, gestendo in prima persona l’attività.
Il controllo “professionale” a mano a mano si è trasformato in una gestione totale della vita della donna fino ad arrivare a picchiarla violentemente e ad impedirle di uscire di casa. Costretta a prostituirsi tutti i giorni, veniva percossa quando la stessa rifiutava di concedersi ma anche quando l’incasso era magro. Costretta a raggiungere i clienti a casa o, dove questo non era possibile, anche in strada, l’uomo controllava le prestazioni posizionandosi dall’altra parte della strada e pronto a “scortarla” a casa una volta finito. Dopo essersi appropriato di tutto l’incasso procurava alla donna solo i generi di prima necessità. Le pretese dell’aguzzino sono cresciute fino a quando ha deciso di prendere in affitto un appartamento all’interno del quale la ragazza era a disposizione dei clienti dalla mattina alla sera.
Durante gli incontri erotici l’uomo si piazzava sul balcone, tenendo costantemente sotto controllo la sua vittima. Arrivata al limite della sopportazione, la ragazza, nei giorni scorsi ha cercato di ribellarsi, reclamando la restituzione dei documenti e chiedendo di poter andare via ma ha desistito quando per risposta ha ottenuto schiaffi e minacce di morte.
Giovedì, approfittando di un momento di assenza del suo carceriere, ha trovato il coraggio di chiamare il numero unico d’emergenza e chiedere l’aiuto alla Polizia di Stato. Così gli agenti del commissariato Romanina hanno fatto irruzione nell’appartamento, trovando davanti ai loro occhi una donna terrorizzata e sopraffatta dalle violenze fisiche e psicologiche, che disperatamente chiedeva di essere liberata. Una volta sopraggiunto l’uomo nell’appartamento, i poliziotti lo hanno bloccato e sottoposto a perquisizione, rinvenendo nella tasca dei pantaloni i documenti della ragazza. Arrestato per sfruttamento della prostituzione, l’Autorità Giudiziaria ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere.
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