Roma
Prostitute, ecco chi sono: anche laureate, ma non giornaliste. L'indagine
Professioniste del sesso, sì, ma istruite: il 6% ha una laurea, l'82% ha terminato la scuola dell'obbligo
Viaggio nel mondo della prostituzione, una ricerca svela curiosità e drammatiche realtà dietro le professioniste del sesso di Roma.
Ad ascoltare ed assistere oltre 1.600 "sex worker" sono stati medici, operatori e psicologi della Fondazione Villa Maraini-Cri, assieme ai volontari della Croce Rossa Roma. Analizzando il periodo dall'ottobre 2016 a quello 2018, sono emerse così le principali criticità sanitarie, ma non solo, di questa vulnerabile categoria. Categoria che vanta circa 9 milioni di clienti all'anno, con 1.902 test Hiv ed Hcv sooministrati ad un campio di 950 persone con età media di 25 anni; il 76% sono femmine, 23,7% transessuali, 0,3% uomini. La maggiora parte vengono dall'Est Europa (52,50%), poi Sud America (23,89%) e Africa (21,9%). Solo l'1,7% è italiano, con lo 0,2% segnato come "altro". I risultati sono in linea con la media nazionale con un 4,3% di positivi HIV e lo 0,6% all’HCV. Il 10,7% si è ammalato di MTS nell’ultimo anno.
Quello che invece salta agli occhi è invece il dato relativo all'istruzione: il 6,1% sono laureate, spesso in materie sanitarie. L’82,2% nel complesso ha comunque terminato le scuole dell’obbligo. Il 12,60% ha invece un partner fisso, di cui il 6,2% ha coniuge e 6,4% un convivente.
Oltre la metà dichiara di aver subito atti di violenza, ed il 68,3% lavorerebbe 7 giorni su 7. Il 17,20% dichiara di non usare il preservativo; mentre l’81,70% dichiara che il cliente chiede di non usarlo. Altro triste capitolo è il consumo di droga, con il 25,2% che ammette l'uso di sostanze stupefacenti di cui il 73,7% è cocaina.