Roma

Pugni a Zaniolo, minacce di morte nei bagni della scuola della sorella

La denuncia sui social da parte di Benedetta Zaniolo. L'istituto spezzino apre le indagini

I tifosi de Lo Spezia insultano il calciatore giallorosso Nicolò Zaniolo dopo il rigore procurato dall'attaccante domenica scorsa. Minacce di morte e offese nei bagni della scuola della sorella Benedetta che frequenta un liceo spezzino.

"Zaniolo traditore" è uno dei tanti insulti, accompagnato da minacce di morte, trovato nei bagni del liceo di La Spezia di Benedetta, sorella minore del calciatore. La tifoseria spezzina non ha preso bene il rigore procurato dal calciatore giallorosso (loro concittadino) che ha portato al goal della vittoria della Roma. La denuncia, sui social, è stata fatta dalla sorella minore del talento giallorosso pubblicando in una storia su Instagram le foto con i vari insulti subiti.

Minacce di morte nei bagni del liceo

"Zaniolo piccolo uomo", "Zaniolo traditore", alcune delle scritte che campeggiano nei bagni dell'istituto a La Spezia frequentato dalle 17enne. Benedetta Zaniolo ha fotografato ogni insulto e anche le minacce di morte indirizzate al fratello calciatore: "Zaniolo ti picchiamo quando vogliamo". Le scritte sono state fatte sui muri dei bagni ma anche sui termosifoni presenti. Ogni spazio è stato invaso da offese e insulti nei confronti del giocatore "colpevole" di esser stato colpito in area di rigore.

Frattura al naso per Zaniolo

Zaniolo, per colpa del fallo subito, si è procurato una mini frattura al naso e sarà costretto a indossare una maschera protettiva facciale nel prossimo impegno di campionato della squadra giallorossa (sabato contro l'Atalanta). Nonostante le foto pubblicate sui social dal calciatore che testimoniavano il colpo preso, i tifosi hanno continuato a insultarlo, prendendo di mira anche la sorella minore.

La scuola ha avviato le indagini

Sul suo profilo instagram Benedetta Zaniolo ha replicato: "Mi sa che i piccoli uomini siete voi!Curatevi dall'odio e dall'invidia, fate solo pena". Nella storia successiva la ragazza ha fatto sapere che l'istituto scolastico prenderà provvedimenti. Benedetta ha condiviso quindi un annuncio pubblicato dalla scuola: "E' stato segnalato che i servizi igienici del quinto piano destinati ai ragazzi sono stati imbrattati con scritte offensive e minacciose. Pertanto tali servizi resteranno chiusi fino a data da destinarsi per consentire eventuali indagini degli organi competenti. Gli alunni del quinto piano potranno usufruire dei servizi ubicati al quarto piano". La sorella di Zaniolo ha commentato con un emoticon sorridente la presa di posizione da parte della dirigenza scolastica.

La mamma di Zaniolo: "Procederemo per vie legali"

Francesca Costa, madre di Nicolò Zaniolo, è intervenuta sulla vicenda su Instagram. In una storia ha scritto: "Alla luce di quanto avvenuto, peraltro ampiamente riportato dagli organi di stampa, riguardo vili minacce, gravi ingiurie e vergognose aggressioni verbali da parte di terzi nei confronti della nostra famiglia - e soprattutto di una minore all'interno di un istituto scolastico - abbiamo conferito mandato all'Avvocato Antonio Conte, del foro di Roma, di presentare formali querele nelle sedi opportune, in primis presso la polizia postale al fine di individuare gli account social responsabili di tali condotte. Abbiamo dato mandato al nostro legale di valutare, anche articoli apparsi su alcuni giornali che hanno posto in essere una vera e propria istigazione alla violenza nei confronti di nostro figlio Nicolò".