Roma
Qualità della vita: provincia di Roma in recupero. Il Giubileo dà un aiutino
La provincia di Roma passa dal 16esimo al 13posto in classifica. Prima è Aosta
In provincia di Roma si vive un po' meglio rispetto allo scorso anno: lo dice l'indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore, giunta alla XXVII edizione.
Il territorio romano è passato dal 16esimo al 13esimo posto, recuperando quindi tre posizioni, grazie all'aiutino di Papa Francesco. Secondo il rapporto infatti, la crescita è stata "spinta dal valore del patrimonio immobiliare e dai flussi turistici legati al Giubileo".
Certo, da Roma la prima in classifica è assai lontana non solo geograficamente. A salire sul gradino più alto del podio è Aosta. Al secondo ed al terzo posto si confermano Milano e Trento, balzo in avanti per Belluno che dalla 17° posizione del 2015 sale in quarta posizione. All’ultimo posto ancora una realtà del Mezzogiorno, Vibo Valentia.
L'indagine sulla “Qualità della vita” ogni anno mette a confronto la vivibilità nelle province italiane su un’ampia serie di indicatori (aggiornati al 2015 e al 2016) articolati in sei settori d’indagine: Affari, lavoro e innovazione; Reddito, risparmi e consumi; Ambiente, servizi e welfare; Demografia, famiglia, integrazione; Giustizia, sicurezza, reati; Cultura, tempo libero e partecipazione.
Molte le novità del rapporto 2016, "volte a rendere più completo il check della vivibilità sul territorio, con una maggiore attenzione alle esigenze e ai problemi più attuali della collettività: il valore della casa, il lavoro per i giovani, la capacità di innovazione, l’integrazione degli stranieri, l’offerta di welfare, la partecipazione civile. Le sei aree hanno così acquisito una denominazione più inclusiva e i parametri da 36 sono saliti a 42".
Tra le altre province del Lazio, Viterbo è al 73° posto e perde 5 posizioni rispetto allo scorso anno; Rieti è al 75° posto salendo di 8 posizioni; Latina al 77° scende di 4 posizioni; Frosinone al 78° con un recupero di 6 posizioni.
Restano comunque il divario tra Nord e Sud, quello tra le province di maggiori dimensioni frenate dai nodi sicurezza e ambiente nel loro slancio in avanti, e spiccano le realtà medie o piccole – spesso beneficiate dall’autonomia – in evidenza come modelli di vivibilità.
Così ecco Aosta che per la terza volta in 27 anni di indagine (le precedenti nel 1993 e nel 2008) si qualifica come la “migliore”, forte soprattutto delle performance nei capitoli relativi all’economia, alla demografia e all’ordine pubblico.
Tris, negativo, anche per Vibo Valentia (ultima già nel 1997 e nel 2005). Al penultimo posto Reggio Calabria (ultima nell’edizione del 2015). Nella classifica delle ultime cinque province spicca Crotone, che perde ben 17 posizioni rispetto all’edizione dello scorso anno e si posiziona al 106° posto.