Roma

Qualità della vita, va sempre peggio, Roma fa schifo, lo dice il Comune

L’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale ha presentato in Campidoglio, l'"Ottava indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali nella città di Roma". Ad illustrare il documento è stato il Presidente Vicario dell’Agenzia Marco Penna alla presenza della Presidente dell’Assemblea Capitolina, Valeria Baglio. L’indagine, realizzata attraverso un sondaggio di opinione telefonico rivolto a un campione di cittadini residenti e stratificati in modo tale da rispecchiare, fedelmente, la popolazione romana con riguardo al genere, all’età, al titolo di studio e infine alla condizione professionale, è volta ad approfondire l’opinione dei romani sulla qualità della vita a Roma anche in relazione all’offerta dei principali servizi erogati dall’Amministrazione Capitolina". Lo comunica l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale.
"Sono in totale 2.000 - si legge nella nota dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale - le interviste realizzate nei mesi di marzo e aprile, rappresentative delle 5 macroaree in cui è stata suddivisa la città (zona A centro storico e quartieri all’interno dell’anello ferroviario; zona B quartieri fra l’anello ferroviario e la fascia verde; zona C i rimanenti quartieri entro il Gra; zona D aree esterne al Gta; zona E litorale di Ostia e Acilia). Come nelle precedenti edizioni i servizi interessati dall’indagine sono: il trasporto pubblico (autobus, metro e taxi), l’igiene urbana (pulizia stradale e raccolta rifiuti), l’illuminazione stradale, l’acqua potabile, i servizi sociali (nidi, farmacie etc) quelli culturali, la sosta a pagamento, i servizi cimiteriali ed infine parchi e ville storiche di Roma. Prosegue anche nel 2015 l’andamento discendente rilevato a partire dal 2012 della soddisfazione dei romani in merito alla qualità della vita a Roma: rispetto all’anno precedente il voto medio diminuisce di circa mezzo punto attestandosi a 5,24 (a fronte del 5,71 del 2014). Diminuiscono in particolare i cittadini 'molto soddisfatti' (diminuiti di sette punti percentuali) mentre aumentano quelli 'per niente soddisfatti'. Al fine di evidenziare lo stretto legame che lega i servizi pubblici locali al livello di qualità della vita in città l’Agenzia ha voluto quest’anno calcolare un indice di correlazione fra l’andamento di ciascun servizio o gruppo di servizi e quello della qualità della vita. Il giudizio sulla qualità della vita, come prevedibile, risulta maggiormente influenzato da quei servizi ritenuti di fondamentale importanza, vale a dire l’igiene urbana e l’illuminazione pubblica; piuttosto alto è anche l’indice di correlazione con il trasporto pubblico e i parchi, più attenuato con il servizio idrico. I servizi che meno influenzano la percezione della qualità della vita sono quelli dei comparti sociale e i taxi.".
"Per quanto concerne invece i singoli servizi, dalle interviste effettuate si evince che i romani sono maggiormente soddisfatti dei servizi culturali (Palaexpo 8,1, Auditorium e Musei 8) - continua la nota dell'Agenzia - In una fascia di valutazione superiore alla sufficienza si trovano i servizi taxi, parchi, ville, servizi sociali municipali, asili nido ed infine illuminazione pubblica. Non raggiungono invece la sufficienza la metropolitana, la raccolta rifiuti, il trasporto di superficie e la sosta a pagamento ed infine la pulizia delle strade. Le principali criticità rilevate sono la qualità con riferimento alla pulizia (84%) e alla raccolta rifiuti (64%), il costo per la sosta tariffata, l’accessibilità con riguardo al trasporto pubblico di superficie (25% degli utilizzatori) che quest’anno supera, in merito a tale aspetto, anche la metro e la sosta a pagamento ed infine servizi sociali municipali (24% difficoltà burocratiche). La sicurezza raccoglie critiche significative in relazione alla metro e ai taxi, seguiti dai cimiteri, dall’illuminazione pubblica ed infine parchi. Con la formulazione, infine, dell’indice di priorità di intervento (media tra l’indice di correlazione, la soddisfazione, la rilevanza del servizio e l’utilizzo) l’Agenzia, sulla base delle informazioni fornite dai cittadini, intende offrire un quadro sintetico dei settori sui quali intervenire con tempestività perché ritenuti da un lato maggiormente insoddisfacenti, dall’altro però rilevanti ed inoltre fortemente utilizzati. Il servizio di igiene urbana, con particolare riferimento alla pulizia delle strade e alla raccolta dei rifiuti, è quello su cui intervenire prioritariamente. Sempre importante, ma al di sotto dell’igiene urbana, il trasporto pubblico di superficie giudicato dai romani rilevante ma molto insoddisfacente. Seguono con livelli di priorità intermedi i parchi e le ville, la metropolitana, la sosta a pagamento e l’acqua potabile. Nella bassa graduatoria, con priorità quasi irrilevante gli asili, le farmacie, i taxi e i servizi culturali".