Roma

Quante balle da chi vuole cacciare i rom. Bertolaso: "Serve permesso della Regione"

"I campi nomadi non sono del Comune, il sindaco non può spostare nulla se non ha il permesso della Regione Lazio e di altri 24 enti". Così Guido Bertolaso, intervenendo in collegamento tv su Canale 5 dal campo rom sul Tevere vicino a viale Marconi. Il candidato sindaco del centrodestra a Roma ha spiegato come l'annoso problema dei villaggi dedicati alle popolazioni sinti non può essere cancellato a colpi di ruspe come propagandato dal leader delle Lega Nord Matteo Salvini.

"Hanno usato le ruspe per chiudere altri campi - spiega Bertolaso - poi si spostano di qualche metro e creano un altro campo. Ci vuole il controllo del territorio, bisogna ripristinare le regole. Abbiamo una città che è diventata un cratere lunare per le piogge, abbiamo il traffico in tilt, i mezzi pubblici che non si muovono, campi rom che nessuno controlla, bisogna iniziare a intervenire e riprendere la guida di una città abbandonata a se stessa”.
"Quello dei campi rom - continua - è uno dei problemi più drammatici della città che versa in condizioni di degrado insostenibili. Siamo al centro di Roma, dall’altra parte del fiume c’è un quartiere, la basilica di San Paolo, l’ospedale Spallanzani, delle bellezze inestimabili, due metropolitane e alle spalle anche i campi sportivi. In questo campo abusivo di rom - non di cittadini italiani - c’è l’abitudine di raccogliere tutto quello che trovano nei cassonetti e bruciare la plastica”. Parliamo di un problema di rimettere a squadra: bisogna metterci la faccia, io mi sto sporcando le scarpe”.  Poi Bertolaso fa poi una proposta: “Bisogna togliere la patria potestà ai genitori dei bambini che non vanno a scuola”.

E a chi gli chiedeva dell'invito fatto da Salvini a votare 5 Stelle l'ex capo della Protezione Civile ha replicato: "Ho dovuto salvare i profughi dai Khmer rossi, ho cercato di salvate bambini che mi morivano tra le braccia in Africa, ho assistito la gente in mezzo al fango, ho lavorato in mezzo alle macerie di San Giuliano di Puglia, figuriamoci se mi preoccupo di un accordo sottobanco tra Salvini e il Movimento 5 Stelle".