Roma

Quota 100 e reddito di cittadinanza: Patronati sommersi da richieste d'aiuto

Intoppi nel procedure ed accrediti del reddito di cittadinanza più bassi rispetto a quanto dichiarato: i cittadini chiedono aiuto ai patronati

Pensioni, Quota 100 e reddito di cittadinanza: sono numerose le criticità e le segnalazioni che giungono da lavoratori e famiglie ai patronati perché non mancano i problemi amministrativo-burocratici che spesso impediscono l’accesso alle prestazioni previste dalla legge.

 

Stando ai dati ufficiali del primo trimestre, l'Inps ha ricevuto 1.460.463 domande di reddito di cittadinanza, di cui 960.007 sono state accolte, 90.812 sono in lavorazione e 409.644 sono state respinte o cancellate. Delle 960.007 domande accolte, 842.787 riguardano nuclei percettori del Reddito, con 2.214.911 di persone coinvolte, le restanti 117.220 sono nuclei percettori di Pensione di Cittadinanza, con 13.512 persone coinvolte. Secondo quanto afferma Carmela Tiso, presidente del patronato Labor, “l’importo mensile erogato, va da una media di 387,25 euro per le persone sole, ai 626,32 per i nuclei con 5 componenti, ai 617 euro per quelli con sei o più persone. Dal canale patronati sono state inviate circa di 160mila domande, di cui poco sopra le 100mila sono state quelle accolte. Quindi, molto al di sotto delle attese”. Il maggior numero di lamentele arrivate ai sportelli dei patronati Labor tiguardava proprio gli accredito del reddito di cittadinanza, che per i cittadini erano più bassi rispetto a quanto dichiarato dai politici in televisione.

Problemi e aspettative disattese anche per quanto riguarda “Quota 100”: “Sono 176mila le domande presentate al 6 settembre all’Inps. Nei tre mesi estivi ne sono arrivate 34mila, poco più di 10mila al mese. Aumenta dunque il trend di rallentamento registrato a giugno. Rispetto a febbraio, il primo mese in cui furono presentate un quarto del totale delle domande attese il rallentamento è sempre più evidente. Nella legge di bilancio 2018 - conclude Carmela Tiso – sono previsti 8 miliardi e si potrebbe ipotizzare un risparmio di tre o quattro miliardi. Soldi che ci auguriamo questo Governo possa continuare a investire in politiche, realmente vicine ai cittadini”.