Roma

Raffaele Cantone: "L'appalto di Mineo era un abito su misura"... E su Roma: "Coinvolta la consiliatura"

L'appalto al Centro Immigrati di Mineo "a noi era apparso immediatamente un abito su misura". Lo ha detto al Gr3, Raffaele Cantone, Presidente dell'Autorita' Nazionale anticorruzione.
"Abbiamo evidenziato, ha aggiunto, una serie di gravi irregolarità in quell'appalto, purtroppo la stazione appaltante, il centro di Mineo, non ha ritenuto di revocare l'appalto. Per cui siamo arrivati ad un paradosso che oggi ci sono gli arresti e che l'appalto è ancora in corso. Qui ognuno deve fare la sua parte. Perché se le stazioni appaltanti non fanno la loro parte , gli amministratori pubblici, non fanno la loro parte, anzi, spesso gli amministratori pubblici sono tutti da un'altra parte. Diventa tutto complicato. Il livello vero di preoccupazione è il clamoroso coinvolgimento di pezzi dell'amministrazione pubblica, soprattutto politica".
Su Mafia Capitale Cantone ha aggiunto: "E in corso un'attivita' ispettiva. Una attivita' ispettiva che deve ovviamente dimostrare una serie di cose. Spetterà al prefetto di Roma Capire qual è la situazione. Certo stiamo parlando di una grande città, della più grande struttura amministrativa che c'è in Italia. Bisogna capire se e dove è arrivato il livello di infiltrazione, non dimentichiamo che lo scioglimento del consiglio comunale non è legato a fatti corruttivi in se, deve dimostrare l'esistenza di fatti di infiltrazione mafiosa. Gran parte delle vicende si sono verificate prima dell'arrivo di questa giunta, anche se alcune propaggini, hanno riguardato l'attuale, quantomeno, consiliatura, non l'amministrazione".