Roma
Ragazze belghe uccise dal pirata della strada sull'A24: Wibe Bijls era incinta
La disperazione del fratello della 26enne, “Aspettava un bambino, era alla sedicesima settimana”, indagini sul complice
Jesse Dewildeman e Wibe Bijls sono state travolte da una Smart mentre tentavano di soccorrere i feriti di un tamponamento sulla Roma-Aquila. Le due turiste sono morte sul colpo e il pirata della strada, che è fuggito a piedi, si è fatto accompagnare a casa dopo l'omicidio. Indagini in corso su un sospettato complice.
Le due turiste belghe, 24 e 26 anni, erano Italia per un viaggio regalato da un cliente dell'azienda dove lavorava Jessy, quando un 45enne pregiudicato le ha uccise sulla carreggiata dell'A24 all'altezza dello svincolo di Tor Cervara. Wibe Bijls, come racconta il fratello disperato, era incinta e aspettava un bambino da sedici settimane.
“Mia sorella era incinta”, la disperazione del fratello
Le due ragazze erano migliori amiche e, da quanto raccontato dal fratello di Wibe Bijls, la 26enne aspettava un bambino, incinta di sedici settimane. La turista belga era chef in un ristorante a Menen, nelle Fiandre occidentali, mentre l'amica Jessy Dewildeman era collaboratrice domestica. Al momento dell'impatto, il corpo di Jessy è volato accanto alla Panda dei feriti cui stavano offrendo soccorso, mentre Wibe è stata sbalzata sulla corsia opposta. Nell'incidente, i due uomini a bordo della Panda sono rimasti feriti e ricoverati in codice rosso al San Giovanni, mentre non è in gravi condizioni la donna che era a bordo della Ford Fiesta. "Ora ci auguriamo almeno di trovare un giudice che applichi il massimo della pena previsto", ha commenta l'avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl Onlus.
“L'uomo si è fatto accompagnare a casa”: si indaga sul complice
Il pirata della strada è una 45enne pregiudicato che ora è denunciato per omicidio plurimo stradale e omissione di soccorso. L'uomo, dopo aver travolto e ucciso le due ragazze, si è infatti dato alla fuga a piedi riuscendo a raggiungere il suo appartamento in tempi sospetti, che portano a indagare su un possibile complice che possa averlo accompagnato. L'auto-killer non era intestata a lui e dalla Smart sono state rilevate impronte e tracce di dna, mentre sono al vaglio le telecamere dell'autostrada per chiarire la dinamica dell'impatto.
Il lutto dal Belgio
Oltre alla disperazione del fratello di Wibe, il cordoglio e il dolore arrivano anche da Casa Mundo, il ristorante dove lavorava come cuoca Wibe Bijls, che la ricorda come “sorridente, l'amica di tutti, la cuoca che ha preparato piatti deliziosi per voi”. “Quando pensi che il peggio sia arrivato, ti succede questo”, scrive invece una delle tre sorelle su Instagram: Wibe aveva perso entrambi i genitori in situazioni tragiche, la mamma sette anni fa per un tumore e il padre lo scorso anno per un incidente in scooter. Jesse Dewildeman lavorava invece come collaboratrice domestica, amava viaggiare e “adorava anche il fitess”, come ricorda il fratello Jason sui social ripostando una foto insieme alla sorella da bambino.