Roma
Ragazzo morto all'Infernetto, l'arrestato confessa: “Forse correvo troppo”
Il conducente dell'auto che ha investito e ucciso Mattia Roperto al gip: “Non ero al cellulare. Non li ho visti, ho cercato di evitarli ma non ci sono riuscito”
Ragazzo investito ed ucciso sulle strisce all'Infernetto la sera dell'8 giugno, l'arrestato confessa nell'interrogatorio davanti al gip di Roma: “Forse correvo troppo, non li ho visti, ho cercato di evitarli ma non ci sono riuscito”.
Questo ha detto Federico Costantino, il giovane di 22 anni alla guida dell'auto che ucciso il 14enne Mattia Roperto in in via Cile. Nel corso dell’interrogatorio di convalida, il giovane ha negato di essere un consumatore di droghe nonostante fosse risultato positivo al test tossicologico.
"Non faccio uso di droga e non stavo guardando il cellulare - ha aggiunto l’indagato -. Non ho visto quel gruppo di ragazzini e me li sono trovati davanti all’ultimo momento".
Per Costantino, il pm Andrea Cusani ha chiesto la convalida dell’arresto e la misura dei domiciliari. Il gip si è riservato di decidere al termine dell’atto istruttorio.