Roma
Raggi a Palazzo Chigi. Ok sul salario accessorio ma sul debito non si tratta
Sui conti di Roma nessuna concessione: la verifica spetta al tavolo Interistituzionale
Sul salario accessorio c'è un “ok” di massima ma sul debito dell'amministrazione non si tratta. Primo incontro ufficiale a Palazzo Chigi per il sindaco Virginia Raggi.
Sul tavolo il nodo del salario accessorio pagato in passato dal Comune di Roma ai propri dipendenti: questione scottante su cui il M5s si è giocato una buona porzione della sua campagna elettorale.
Secondo la Raggi, l'incontro "e' stato positivo, non sono state rilevate criticità sulla soluzione proposta dal Comune di Roma. Faremo un ulteriore passaggio per il salario accessorio, c'e' un buona interlocuzione", ha assicurato la sindaca e ha specificato di aver percepito un "clima di collaborazione".
La questione riguarda circa 340 milioni erogati ai comunali dal 2008 al 2013 che sono stati però contestati dagli ispettori del Mef e che dovrebbero essere restituiti allo Stato. Si è discusso anche delle modalità di erogazione attuale. "Il pagamento del salario accessorio avverrà utilizzando un meccanismo "che ci viene concesso visto che sono state fatte economie di gestione”, ha spiegato la prima cittadina.
Ma sul successo ancora non è detta l'ultima parola: è necessario infatti un ulteriore passaggio.
Sul tappeto anche il tema dei conti della Capitale che però dovrà essere affrontato nel dettaglio dal Tavolo Interistituzionale previsto dalla legge su Roma Capitale e che si riunirà a breve. In quella sede sarà compiuta una verifica sul debito e sul Piano di rientro.
La nota di Palazzo Chigi, pero', al riguardo si limita a puntualizzare: "Il Sottosegretario De Vincenti ha ricordato che la questione rientra strettamente nell'autonomia decisionale e nella responsabilità dell'Amministrazione comunale".
La delegazione capitolina ha illustrato le problematiche connesse alla gestione corrente del bilancio e al Piano triennale per la riduzione del disavanzo del Comune di Roma previsto dalla legge ma su questo il Governo non transige: nessuna concessione prima di aver fatto le dovute verifiche.
Alla riunione hanno preso parte, per il Governo, anche il segretario generale di Palazzo Chigi Paolo Aquilanti, il vice segretario generale Luigi Fiorentino ed alti dirigenti della Presidenza del Consiglio e della Ragioneria generale dello Stato. Con la sindaca Raggi, c'erano l'assessore al Bilancio Andrea Mazzillo, il ragioniere generale di Roma Capitale Stefano Fermante, il delegato alle politiche del personale Antonio De Santis e il capo dipartimento per le Risorse umane di Roma Capitale Raffaele Marra.