Roma

Raggi bocciata da Balestra. Il sindaco è “poco femminile” e “senza fantasia”

Lo stilista si propone: “Se vuole la posso vestire io”

Virginia Raggi bocciata da Renato Balestra, almeno per la scelta degli abiti, senza fantasia e troppo cupi. L'ultimo dei veri maestri rimasti a sfilare sulle passerelle di Alta Roma si è autoproposto per vestire il sindaco di Roma.

"Come si veste la sindaca Raggi? Non ha molta fantasia, tanto è vero che volevo proporle di vestirla io. Non si veste male e non sbaglia molto, anche perché non facendo voli pindarici non sbaglia mai. Diciamo che è sempre molto istituzionale come abbigliamento", ha detto lo stilista ai microfoni di Un Giorno da Pecora.
E chissà che Virginia non accolga la candidatura, stando attenta ad evitare di  deliberare l'ennesima consulenza esterna per il Campidoglio.

Sono in parecchi a pensare che di un ritocchino il suo guardaroba ne avrebbe bisogno: un tocco di femminilità e di stravaganza la farebbe apparire più spigliata, più socievole e magari anche più simpatica, quindi bella.

Il tristino e banalino tailleur pantalone con cui è abituata ad apparire in pubblico e alle conferenze stampa, non rende affatto giustizia al suo fisico snello. Giacche dal taglio “antico”, pantaloni “sformati” che non fanno immaginare nemmeno lontanamente le curve di fianchi e glutei, tessuti gessati come non si vedevano da anni. E poi i colori sempre scuri: nero onnipresente, grigio, bordeaux, mai un tocco di luce e di vivacità. Mai un capo fuori dagli schermi: il massimo della stravaganza sfoggiata è una camicia bianca indossata sotto un maglione di lana nero con la manica tagliata sopra al gomito.

Ma Balestra come vestirebbe il sindaco Raggi? “Un po' più di colore e forse anche un po' più femminile. Lei è una bellissima donna. Se mi chiede un colore, dico il Blu Balestra", conclude.
Balestra deve averglielo spifferato nell'orecchio quando si sono incontrati sulla passerella di AltaRoma, mentre sulla passerella sfilavano i suoi magici abiti ispirati alla leggerezza, visto che in aula Giulio Cesare, per festeggiare l'approvazione del bilancio di previsione del Comune di Roma ha scelto di sfoggiare proprio una giacca bluette, con collo alla coreana. Sempre neri però pantaloni e sottogiacca.