Raggi bocciata dal Tar: i centurioni tornano al Colosseo, ordinanza sospesa
Il Tribunale del Lazio ha accolto le richieste dei centurioni romani
Centurioni e risciò salvi, l'ordinanza del sindaco Raggi sospesa dal Tar. Il Tribunale amministrativo del Lazio ha stoppato l’ordinanza con la quale, lo scorso primo dicembre, era stato disposto il divieto dei centurioni. Accolte le richieste di un gruppo di centurioni romani e dell'associazione centurioni e artisti di strada.
Il provvedimento del primo cittadino vietata in un’ampia zona, praticamente tutto il Centro storico di Roma, "qualsiasi attività che prevede la disponibilità di essere ritratto come soggetto di abbigliamento storico, in fotografie o filmati, dietro corrispettivo in denaro".
Ma i giudici amministrativi della II sezione presieduti da Antonino Savo Amodio hanno accolto la domanda cautelare “considerato che le ordinanze contingibili ed urgenti rappresentano il rimedio approntato dall'ordinamento per far fronte a situazioni di emergenza impreviste”; nonché “ricordato che deroghe alla normativa primaria, da parte delle autorità amministrative munite di potere di ordinanza, sono consentite solo se «temporalmente delimitate» e, comunque, nei limiti della «concreta situazione di fatto che si tratta di fronteggiare»; rilevato che, nel caso di specie, gli episodi richiamati nelle relazioni depositate in atti, non appaiono di entità tale da configurare una vera e propria “emergenza”, non altrimenti fronteggiabile e non giustificano, pertanto, il divieto indiscriminato e più volte reiterato, di svolgere un’attività lecita e comunque avente caratteristiche analoghe a quella dei c.d. ‘artisti di strada’, oggetto di specifica regolamentazione da parte di Roma Capitale.
Il Tar ha poi sottolineato che “che permane tuttora il dovere dell’amministrazione di adottare la disciplina organica anche dell’attività svolta dai c.d. centurioni, la quale richiede, quantomeno, il rilascio di un previo titolo autorizzativo; rilevato che, dall’istruttoria disposta dal Collegio, è emerso come l’iter di approvazione di siffatta regolamentazione, non sia stato nemmeno avviato”.
Il collegio ha infine fissato per il 6 dicembre 2017 l’udienza per la discussione nel merito del ricorso.