Roma

Raggi-Calenda, botta e risposta infinito. Il sindaco: “Pronta a un incontro”

Dopo l'ultimatum del ministro del Mise arriva la risposta del sindaco

Il tavolo per Roma vacilla, ma Virginia Raggi ha manifestato l'intenzione di volersi impegnare per ottenere l'incontro col ministro Carlo Calenda. Incontro già fissato, in realtà, ma la cui realizzazione è stata messa in dubbio dal ministero dello Sviluppo Economico stesso, a cui non è andata giù l'irreperibilità costante della sindaca M5S.

 

"Le polemiche non interessano a nessuno, né a Roma né ai romani. Quello che ci interessa è che il tavolo si farà': incontrerò sicuramente il ministro già nella giornata odierna. È una grande opportunità per Roma e siamo tutti pronti" ha dichiarato Raggi interpellata a margine della giornata dello sport paralimpico ad Ostia. Dalle sue parole sembra però che un accordo ufficiale per incontrarsi, ministro e sindaco non l'abbiano ancora trovato. La parole di fuoco di Calenda della sera di mercoledì 4 ottobre, però, hanno sicuramente portato ad un'accelerata nelle scelte capitoline. Il ministro ha preteso un meeting d'urgenza col primo cittadino della Capitale, minacciando di far saltare il Tavolo per Roma nel caso Raggi non si fosse dimostrata disponibile entro 48 ore. Ma c'è di più. Mentre Regione e associazioni coinvolte – a detta di Calenda – hanno già inviato piani, proposte e messo a disposizione il lavoro di tecnici ed esperti, Raggi ha semplicemente fornito al governo il contatto del proprio portavoce, dimostrandosi perlopiù irreperibile. Proprio per questo prima dell'incontro ufficiale del 17 ottobre il ministro del Mise vorrebbe – e a quanto pare otterrà – vedersi a quattr'occhi con Raggi per verificare il grado di collaborazione del Comune di Roma. Il sindaco, sempre nella giornata di mercoledì, aveva scritto una lettera a Calenda, cestinata dal ministro come “sconclusionata”. Nessuna proposta, insomma, ma svariate richieste al governo, a cui Raggi ha chiesto di realizzare politiche nazionali in grado di supportare le imprese romane e semplificare le normative esistenti per velocizzare le procedure burocratiche.