Raggi e Calenda pronti alla tregua: incontro fissato per il 17 ottobre
Il sindaco scompare, ma poi richiama il ministro per accordarsi
Dopo i tira e molla di Virginia Raggi denunciati dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, Campidoglio e Governo hanno trovato una data per il tavolo di lavoro sulla città di Roma: il 17 ottobre.
Tutto è partito venerdì 22 settembre, quando il ministero ha diffuso un documento impietoso dove Capitale e Regione Lazio venivano analizzate, dati alla mano, e bocciate in paragone con Milano e Lombardia. Con una lettera al sindaco Virginia Raggi, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e ad imprenditori e sindacati, il ministro Calenda aveva messo in croce la città, mostrando i dati su Pil, crescita del numero delle aziende e occupazione dei cittadini.
Raggi aveva risposto pubblicamente alla lettera sottolineando che l'amministrazione Capitolina chiedeva da tempo di incontrare il Governo, rimanendo inascoltata: “Finalmente anche il ministro si accorge che per superare l'immobilismo decennale che c'è a Roma serve mettersi tutti insieme e lavorare a un progetto comune. Abbiamo sollecitato più volte il ministro a sedersi al tavolo. Che dire? Meglio tardi che mai. Siamo qui, lo aspettiamo”, aveva concluso il sindaco per poi sparire nel nulla e non rispondere alle chiamate del ministro.
Quando Calenda l'ha sbugiardata davanti a tutti, minacciando che se non l'avesse richiamato avrebbe sconvocato il tavolo, ecco di nuovo sbucare Raggi e tutti i suoi buoni propositi. Ad annunciare la data dell'incontro, infatti, è una nota del Campidoglio stesso. Soltanto il giorno prima Calenda aveva dichiarato: “Sono passati dieci giorni, la sindaca Raggi l'ho chiamata tre giorni fa, non mi ha risposto e ancora sto aspettando che mi richiami. Se entro lunedì non ho conferme io sconvoco il tavolo perché parlare di Roma senza il sindaco sarebbe naif. Se non mi risponde che devo fare, mandare un telegramma?".