Roma
Raggi-CasaPound, il match finisce in tribunale: “Nessuna minaccia ai rom”
Il movimento di estrema destra CasaPound querela Virginia Raggi: “Il sindaco dovrà rispondere delle sue affermazioni gravissime e diffamatorie”
Non si ferma il match tra Virginia Raggi e l'estrema destra. Dopo le proteste anti-rom di Torre Maura prima e Casal Bruciato poi, CasaPound risponde alle accuse del sindaco M5S e rilancia portando il duello in tribunale: “Da noi nessuna minaccia ai rom, quereleremo Raggi”.
“CasaPound non ci fa paura” aveva scritto su Facebook Virginia Raggi, ma dopo aver attributo al movimento di estrema destra la colpa per le proteste che sono esplose nelle periferie di Torre Maura e Casal Bruciato contro i rom al gruppo di estrema destra, CasaPound risponde alle accuse annunciando di querelare il sindaco di Roma.
“CasaPound non ha mai minacciato nessuno – scrivono in una nota -. La sindaca dovrà rispondere delle sue affermazioni gravissime e diffamatorie: quereleremo la Raggi e chiunque altro si permetta di attribuirci parole e comportamenti che non ci appartengono”.
“La Raggi non infanghi il nostro nome per nascondere la sua inettitudine – prosegue il movimento -. Nella posizione di CasaPound Italia non c’è razzismo né intolleranza. Semplicemente, ci battiamo perché famiglie italiane col massimo punteggio in graduatoria e in attesa da anche dieci anni di una casa popolare non siano scavalcate da rom e stranieri. Ma questo facendo legittimamente politica e non certo minacciando qualcuno”.