Roma

Raggi compera 50 mila mascherine in cartoleria. Il documento da brivido

A maggio scorso Roma Capitale ha acquistato dispostitivi di protezione in affidamento diretto da una cartoleria di Roma. La denuncia di Rocca, FdI

Mascherine a prezzi dubbi: si prepara una bufera anche sulla Giunta Raggi. In piena emergenza prima fase Coronavirus, il Comune di Roma ha acquistato 50 mila mascherine chirurgiche e 2335 mascherine FFP2 a trattativa diretta, da una cartoleria-giocattoleria di via Oderisi da Gubbio e con un ribasso di 520 euro, tanto fa far scendere l'acquisto sotto la soglia critica dei 40 mila euro.

Ad aprire quello che egli stesso definisce un “mistero mascherine” è Federico Rocca responsabile romano degli enti locali di Fratelli d’Italia che, a mesi di distanza dall'acquisto è riuscito a scovare la Determinazione dirigenziale QL/659/2020, con la quale Roma Capitale ha affidato alla società CCG Srl con sede a a Roma in via Oderisi da Gubbio 70, l'acquisto delle 52 mila mascherine tra chirurgiche e FFP2. Come risulta dalla determina, a definire l'acquisto è stato il Dipartimento Tutela Ambiente che ha effettuato una specifica ricerca di mercato e questo quando all'epoca erano già in distribuzione tramite Consip le chirurgiche al prezzo di 50 cent ciascuna, acquistabili in tabaccheria.

federico rocca fdi
 

“Il Comune invece – incalza Rocca – ha preferito acquistarle in una cartoleria romana che ha effettuato uno strategico ribasso dell'1,30 per cento sul prezzo base, ma quanto è bastato per scendere sotto la soglia dei 40 mila euro e procedere ad una trattativa diretta. Sono i numeri a far nascere il sospetto: perché 50 mila “chirurgiche” e 2335 Ffp2? E perché non 50 mila e 2400? Sembra quasi un acquisto mirato e strategico per rimanere sotto soglia e consentire al venditore un ribasso minimo. Più che un acquisto sembra un algoritmo costruito in laboratorio per acquistare quelle mascherine e non altre”.

Conclude Rocca: “Dopo questo documento il Comune deve fare chiarezza e pubblicare tutti i documenti degli acquisti, partendo dall'indagine di mercato che ha originato l'acquisto in cartoleria. E' piuttosto strano che ad essere avvicinato dal Comuen non sia stato un soggetto specializzato, un fornitore della Protezione Civile o della Conspi o persino una farmacia: fuori tutte le carte”.

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