Roma
Raggi condannata? Cannonata della Lombardi: “Il codice etico vale sempre"
Roberta Lombardi come componente del comitato di Garanzia M5S tuona contro il sindaco in attesa di sentenza: “Esiste un codice etico”
Elezioni Roma, nell'assenza di avversari continua la corsa solitaria di Virginia Raggi verso il bis e anche se in attesa della sentenza sul caso Marra, il sindaco va avanti con le alleanze. Mentre Roberta Lombardi la prende a cannonate.
Una corsa lunga che Virginia Raggi potrebbe fare anche da sola, visto che alla vigilia della sentenza, “l'amica” Roberta Lombardi la prende a cannonate: “Dimissioni Raggi in caso di condanna? Dico che esiste un codice etico e anche io sono molto chiara: le regole si applicano erga omnes, non si interpretano per gli amici”
Parla chiaro la capogruppo M5S in Regione Lazio, anche con la maglietta di componente del Comitato di garanzia grillino, e con un passato da acerrima nemica sin dalla sua scelta di candidarsi a sindaco quattro anni e mezzo fa. Qualora il percorso della Raggi fosse interrotto dalla condanna, la serie di azioni che il sindaco uscente sta mettendo in campo la dicono lunga sulle sue intenzioni: ricandidarsi anche fuori dal Movimento con una lista civica.
La Raggi sono settimane che inaugura un bus alla volta, un sanpietrino alla volta e proprio oggi, venerdì 18, ha firmato anche un “patto speciale” con i giovani di Unindistria che profuma di “patto pre elettorale”. Una “lettera di intenti non si nega a nessuno”, ma quando arriva a pochi mesi dalle elezioni, può assumere i contorni di una presa di posizione da parte dalla seconda linea delle imprese romane. Sindaca e giovani industriali si sono accordati per “una collaborazione tra le parti interessate, il rilancio delle attività produttive ed economiche nella città, anche in considerazione delle ricadute negative dovute ai provvedimenti adottati per fronteggiare l'emergenza sanitaria legata al COVID-19”.