Roma

Raggi da record: 15 assessori in 5 anni. Ecco perché Lemmetti resiste ancora

Francesco Giro conta i cacciati dal sindaco di Roma: nelle partecipate dal walzer alla tarantella. Il cv da ridere di Pietro Calabrese

di Francesco Giro

Vi voglio raccontare l'ultima, ennesima, sorpresa della sindaca Raggi. Notte tempo, saranno state le 11 di venerdì sera, le agenzie di stampa hanno battuto una notizia clamorosa: la sindaca Raggi ha licenziato, nell’ordine, il suo vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Bergamo, e l’assessore allo sviluppo Economico, Turismo e Lavoro, Carlo Cafarotti. 

Due persone cacciate a pochi mesi dalle elezioni, perché a Roma si voterà, penso, poco prima dell'estate per il rinnovo dell'amministrazione comunale.  Se non ho sbagliato i miei calcoli, ad oggi la sindaca Raggi ha sostituito o avvicendato 15 assessori in 5 anni. Una media di 3 assessori all’anno. 

Di questi 15 assessori ben 3 erano assessori al Bilancio, un assessorato qualificante l'azione amministrativa di un comune, soprattutto nella Capitale d’Italia. Minenna, assessore al Bilancio, cacciato; De Dominicis cacciato; Mazzillo cacciato. In tutto 3 assessori al bilancio .

Oggi è in carica l’assessore Lemmetti. Chi è Lemmetti. Era l’assessore al Bilancio del Comune di Livorno, in una giunta pentastellata, clamorosamente bocciata, con il suo sindaco, Nogarin, dagli elettori. Quindi una giunta che è stata licenziata questa volta dagli elettori di Livorno. Virginia Raggi ha allora arruolato come Assessore al Bilancio, un paio di anni fa, l’Assessore bocciato dagli elettori di Livorno. E se non ricordo male persino l’ex sindaco di Livorno lavora come consulente della sindaca! Poveri romani, poveri livornesi e poveri italiani. Perché Roma è Capitale degli italiani, livornesi e romani inclusi, quindi come Assessore al Bilancio noi abbiamo l’Assessore bocciato a Livorno e il suo ex sindaco. 15 assessori sostituiti in 5 anni, 3 al Bilancio. 

Approfitto di questa tragicomica contabilità per ricordare anche gli avvicendamenti decisi dalla sindaca Raggi nelle aziende partecipate. 

Azienda per i rifiuti, Ama, cinque Amministratori avvicendati: Alessandro Solidoro cacciato; Antonella Giglio mandata via; Lorenzo Bagnacani mandato via; Luisa Melara mandata via. Oggi è in carica il giovane Stefano Zaghis, auguri! Speriamo che resista!

All’Acea, che è l'azienda per l'acqua e la luce: tre Amministratori avvicendati. Lanzalone, travolto da un'inchiesta giudiziaria; Donnarumma mandato via. Oggi è in carica Gola, auguri! Speriamo che resista!

Atac, azienda dei trasporti, sei amministratori avvicendati: Rettighieri mandato via; Brandolese mandato via; Rota mandato via; Manuel Fantasia mandato via; Paolo Simioni promosso all’Enav; Mottura, che era commissario liquidatore di Roma Metropolitane, è l'attuale direttore generale dell'Atac, dell'azienda dei trasporti.

Faccio presente che Roma Metropolitane è al collasso finanziario, è praticamente bloccata, da chiudere. Ed è l’azienda delegata alla progettazione e alla realizzazione delle nuove linee metropolitane. Non aggiungo altro.

E chi è stato nominato vicesindaco di Roma? Ma naturalmente l’Assessore ai Trasporti Pietro Calabrese. L’Assessore che è responsabile del collasso di Roma Metropolitane; che è responsabile del collasso dell’Atac; che è protagonista del fenomeno straordinario qui a Roma, anzi ormai ordinario, dei pullman in fiamme, quindici o sedici pullman negli ultimi anni in fiamme per Roma; che è protagonista delle fermate della metropolitana chiuse o aperte a singhiozzo, con le scale mobili guaste e in manutenzione per anni. Ed è anche l’Assessore responsabile del fallimento del progetto del trasporto pubblico locale per gli studenti durante l'emergenza sanitaria del Coronavirus. Questo signore, l’assessore ai Trasporti Pietro Calabrese, oggi è diventato vicesindaco di Roma. Non fa una piega: la sindaca Raggi premia i fedelissimi non i competenti.

Curriculum vitae di Pietro Calabrese. Lo leggo dagli atti depositati e controfirmati dallo stesso assessore e diffusi online sul sito ufficiale del Comune di Roma. Pietro Calabrese è diplomato al Liceo Artistico, dignitosissimo, con 40/60, un pò pochino. Conoscenza dell’Inglese: elementare. Non dico che bisogna avere una conoscenza sofisticata delle lingue straniere, ma uno che diventa vicesindaco di una grande capitale europea dovrebbe avere almeno una buona padronanza della lingua inglese.

Poi, sempre dal suo CV, leggo “non laureato”. E’ una nuova categoria evidentemente. Con tutto il rispetto per i non laureati (ed ho tanti amici non laureati e di successo), ma se non sei laureato non lo devi scrivere nel curriculum. Ma ecco la chicca, tra parentesi costui precisa “28-30 esami”. Ma sono 28 o 30 esami? Questo è un documento ufficiale depositato al Comune e diffuso online sul sito ufficiale, 28 o 30 esami? Non giochiamo con i numeri! E naturalmente non ha alcuna esperienza nel settore della logistica e dei trasporti, nessuna esperienza, né su gomma né su ferro. E oggi diventa vicesindaco di Roma. Una persona che non ha nessuna esperienza in niente, nemmeno in materia amministrativa, e non ha mai guidato neppure un condominio, immagino. Ha solo una competenza: si definisce artista e artigiano, esperto in una tecnica: “il ruggine su tela”. Io direi espertissimo di ruggine, date le condizioni pietose degli autobus romani, davvero espertissimo.