Roma
Raggi minacciata dai Casamonica, Sabella: “Un attentato? Io non ci credo”
Il magistrato Alfonso Sabella: "Minacce a Virginia Raggi? Non credo in un attentato con esplosivi"
Minacce dei Casamonica al sindaco Raggi, il magistrato Sabella frena sulla possibilità di possibili attentati: "Notizia anomala, non credo ad un intervento militare".
Un attentato con esplosivi contro la Raggi? "Non credo, i Casamonica non hanno una forza militare così organizzata". Così il magistrato Alfonso Sabella, ex assessore alle legalità del Comune di Roma, "minimizza" la notizia hc eportato al rafforzamento della scorta del sindaco M5S: "Esprimo la mia solidarietà a Virginia Raggi, non tanto come sindaco ma come mamma e come donna –ha affermato Sabella ai microfoni di Radio Cusano Campus-. Essere costretta a vivere con la scorta, in una macchina blindata, con limiti di spostamenti è una cosa che non auguro a nessuno. Ciò premesso, chiaro che si tratta di una notizia confidenziale e che lascia il tempo che trova. Ipotizzare un attentato dinamitardo con uso di esplosivi presuppone una forza militare molto ben organizzata e poi non si sa a chi converrebbe. L’esperienza di questi anni dimostra che incattivire lo Stato significa farlo reagire in maniera più pesante di quanto sta facendo oggi. Mi auguro che si accerti a breve che si tratti di una notizia infondata e che la sindaca Raggi possa tornare a vivere nella normalità. Attualmente non credo che i Casamonica abbiano la potenza per fare quel tipo di attentati, questi attentati in Italia li ha fatti solo Cosa Nostra".
"C’è anche qualcosa di anomalo in questa notizia - ha commentato ancora Sabella - perché ho letto che il pm nel mirino sarebbe il collega Mario Palazzi, che è un collega che ha fatto un lavoro straordinario a Ostia, ma mi pare che dei Casamonica non si sia mai occupato”.
E ancora su Ostia, che l'ha visto commissario sotto la guida di Ignazio Marino, Sabella commenta: “A Ostia c’è una sorta di controllo del territorio, a differenza di altre parti di Roma, che rende in qualche modo tutto possibile. Ricordiamo che in questo municipio abbiamo avuto il caso recente del povero Manuel. Al di là di quelle che possono essere le operazioni di facciata, quando si portano gli elicotteri per mezz’ora, credo che serva rafforzare le operazioni ordinarie - conclude Sabella - Io sono contrario alla militarizzazione del territorio e alle operazioni a favor di telecamera, non credo che vadano adottati strumenti eccezionali, vanno adottati strumenti ordinari e vanno istituzionalizzati, noi la mafia in Sicilia l’abbiamo combattuta così e l’abbiamo ridotta ai minimi termini. Venire a Ostia due giorni, portando l’esercito e facendo riprendere due elicotteri dalle telecamere, non credo faccia un grande servizio ai cittadini. C’è bisogno di più controlli, di telecamere di sorveglianza che lo Stato si riprenda quel controllo del territorio di cui i clan si sono appropriati”.