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Roma
Raggi scopre l'emergenza rifiuti; Fortini resta "inchiodato" all'Ama

Rifiuti, il sindaco Virginia Raggi la chiama "pre emergenza", in realtà è già emergenza piena e la temperatura estiva sta trasformando Roma in una città nauseabonda. La "bomba" è esplosa: l'Ama non ce la fa e nasconde come sempre la polvere sotto il tappeto. Gli impianti di trattamento sono al collasso e sulle strade sono diversi giorni che la raccolta è bloccata.
Così per il Movimento Cinque stelle che aveva programmato una "nuova stagione" dei rifiuti con la differenziata in costante crescita, si apre il prmo vero problema: Roma sta soffocando sotto un mare di immondizie differenziate che, a furia di accumularsi, si trasformano in "tal quale", cioé indifferenziata.
Il termometro della situazione esplosiva si è avuto già domenica, quando decine di cittadini si sono recati spontaneamente nelle isole ecologiche per smaltire almeno la plastica che si stava accumulando. Ma il vero pericolo è il termometro verso l'alto e le buste biodegradabili di rifiuti organici che si sfaldano col calore e col percolato naturale.
Così la sindaco Raggi passa al contrattacco e dopo aver obbligato il dimissionario presidente dell'Ama, Fortini a rimanere in carica sino alla convocazione dell'assemblea degli azionisti, apre la stagione delle responsabilità. "Dobbiamo capire come portare immediatamente a conclusione questa vicenda. Fortini? Chi ha avuto responsabilità è giusto che le porti fino a conclusione. Ho chiesto un report quotidiano su tutta l'attività svolta da oggi in avanti". E ha aggiunto: "È evidente che dopo due anni di gestione avere una città piena di immondizia e con impianti pieni rivela qualche problema di gestione. Ora sistemiamo la situazione, ripuliamo la città e facciamo ripartire gli impianti. Poi si prenderanno le decisioni".
E per l'opposizione è gioco facile aprire la polemica. Scrive Fabrizio Ghera, Fratelli d'Italia: "La Capitale è invasa dai rifiuti, con cumuli di ‘monnezza’ ovunque da Prati al Casilino come ben documentato anche in questi giorni dai mezzi d’informazione, e il nuovo sindaco brancola nel buio per la composizione della giunta e sul futuro di Ama, i cui vertici sono stati convocati non in Campidoglio. Nel frattempo in città si registrano nuovi disagi per la mancata raccolta della spazzatura, un segnale che fa ben capire come l’operato dei vertici Ama durante la gestione di sinistra non abbia raggiunto risultati adeguati. Tanto caos e poca trasparenza, benché sbandierata dal M5S, soprattutto per la pronta nomina del futuro assessore all’Ambiente Paola Muraro. Già consulente da anni per la municipalizzata, e con parcelle importanti, nota anche per le sue posizioni a favore dell’inceneritore, scelta che ci porterebbe indietro negli anni e andrebbe a vanificare il lavoro di potenziamento per la crescita della raccolta differenziata. Poiché le norme vigenti prevedono che per gli affidamenti superiori a 40mila euro le partecipate facciano un avviso pubblico di selezione, ci chiediamo quali siano state le procedure di selezione fatte da Ama per conferire i seguenti incarichi di collaborazione e consulenza, pubblicati (ai sensi dell'Art.15 d.lgs n.33/2013) anche sullo stesso portale aziendale, alla dott.ssa Muraro: 115.200,00€ nel 2015 mentre nel 2014 107.000,00€ (RDA 1000011074) e altri 30.000,00 (RDA 10002048). Sulle consulenze due pesi due misure, quando sono i grillini a fare le pulci agli altri va tutto bene, se accade il contrario come per la vicenda dell’Asl di Civitavecchia o nel caso della Muraro fanno spallucce, tant’è che vogliono nominare un assessore con delega all’Ambiente che per anni ha avuto consulenze quantomeno dubbie con la stessa municipalizzata. Sempre alla faccia della trasparenza apprendiamo che il nuovo sindaco ha una visione un po’ troppo familistica del Campidoglio, è assurdo infatti che i vertici Ama siano stati convocati presso il comitato del M5S all’Ostiense e non a Palazzo Senatorio".
Prime schermaglie di quella che si annuncia come una battaglia d'autunno.

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