Roma

Raggi, l'ultima gaffe ad Amatrice. “Pronto decreto terremoto”, ma è già legge

Errori, gaffe e figuracce di due anni di Governo di Roma; la cronistoria

di Massimiliano Martinelli

Raggi scivola sul decreto terremoto. L'ennesima gaffe del sindaco di Roma davanti agli abitanti di Amatrice: “Il decreto sta arrivando”, ma è già legge. Da via Almirante alla "Repubblica dei re", tutte le cadute in due anni di governo.

 

"Sta arrivando il decreto terremoto perché uno dei primi pensieri del governo è stato incidere anche sul ripristino della normalità nei paesi colpiti dal sisma che hanno scontato troppi ritardi". Poi la smentita, poco pochi minuti davanti alla sala riunioni del Comune di Amatrice, "Ho detto un imprecisione il decreto terremoto in realtà è già legge". Il sindaco di Roma corregge il tiro nel corso della sua visita proprio in ricordo delle vittime del terremoto dell'agosto 2016, durante la quale ha consegnato i fondi raccolti nel corso dell'iniziativa “Roma adotta Amatrice” a quattro comuni (Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Norcia).

Sarà il caldo, i tanti impegni, ma l'ennesimo errore del sindaco finisce in coda ad una lunga lista, che in appena due anni di governo di Roma vanta già un paio di uscite tra il tragico e il comico. Si parte facilmente dai disastri social, come quello registrato in occasione dal trasferimento paventato all'epoca, lo scorso dicembre, della salma di Vittorio Emanuele III al Pantheon di Roma. Un'ipotesi che il sindaco aveva respinto con decisione, lanciandosi però in un commento poco fortunato: "Fortunatamente la monarchia fa parte del passato di questa Repubblica", aveva dichiarato. Pane per gli utenti del web, che si sono scatenati con una pioggia di sberleffi e pernacchie virtuali davanti alla celebre "Repubblica monarchica". Eclatante poi la figuraccia del sindaco in diretta tv su Porta a Porta, quando, incalzata da Vespa, ha candidamente ammesso di non essere al corrente di un voto in Assemblea Capitolina su via Almirante. Imbarazzata, la Raggi ha prima dichiarato di voler rispettare il voto dell'Aula, poi, lontana dalle telecamere, ha bloccato tutto.

Ultimo ma non ultimo il trionfale annuncio social sul "blitz" di via Nomentana, presentato come una visita a sorpresa salvo poi esser smentita da una lettera inviata ad Ama. Un documento in cui si chiedeva di pulire strade e preparare il fotografo, alla faccia dell'improvvisazione. Solo alcuni degli esempi più clamorosi, che, con ancora diversi anni di mandato davanti, siamo certi il sindaco M5S contribuirà sicuramente ad aumentare.