Roma

Raggi, via De Vito: “Ma avanti su Atac e rifiuti”. Insorgono le opposizioni

Raggi torna in Consiglio accolta da buu e fischi, le opposizioni insorgono: “Dimissioni"

Virginia Raggi avanti tutta, il sindaco M5S si presenta in Consiglio dopo l'arresto di De Vito con le idee chiare: “Crimine e media ci sono contro, ma nessun passo indietro su rifiuti, Atac e appalti”. Dal Pd a Fratelli d'Italia, insorgono le opposizioni.

 

Pioggia di fischi, "buu" e richieste di dimissioni. Raggi torna davanti all'assemblea capitolina non nel migliore dei modi, accolta da rumorose contestazione dopo il proprio intervento. Un discorso deciso, senza esitazioni, che sfiora però solo marginalmente i veri problemi della giunta M5S e della città: "Sapevo che il vecchio problema avrebbe provato ad infiltrarsi ma noi abbiamo anticorpi per resistere a questi attacchi e lo abbiamo dimostrato. Il Movimento 5 Stelle ha subito espulso Marcello De Vito - ha commentato il sindaco - Ogni volta che il vecchio sistema proverà ad infiltrarsi e a darci una spallata noi resteremo qui. Vogliamo andare avanti, abbiamo tante cose da fare, raccogliere i frutti del nostra lavoro. Nonostante gli attacchi mediatici e criminali, come quelli degli Spada e dei Casamonica, noi andiamo avanti con il lavoro fatto sugli appalti, con il concordato Atac, con la raccolta dei rifiuti porta a porta".

 

Dopo la sospensione dell'ormai ex presidente dell'Aula De Vito, sostituito nel ruolo da Enrico Stefano e numericamente dal grillino Carlo Maria Chiossi, il sindaco M5S si è così lanciata in una difesa a spada tratta del proprio lavoro, senza alcun "mea culpa" o possa indietro augurato dalle opposizioni. Una strategia che ha raccolto un dissenso trasversale, raccogliendo la protesta di tutti i consiglieri: "È venuta qui a leggerci un foglio, senza confrontarsi - accusa Fassina - Basta galleggiare, ci dica quali sono le sue priorità e quelle dalla città. Come veniamo fuori a questo pantano? Dateci delle risposte, perché noi dopo 3 anni non sappiamo che dire". E ancora la rabbia del consigliere Onorato, ed ancora l'ex grillina Grancio che furiosa chiede: "Con che faccia si viene qui a dire certe cose?".

“Noi non entriamo nel merito, vi chiediamo solamente di prendervi le responsabilità politiche - dichiara il capogruppo FdI De Priamo - Ci avete provato, ora lasciate città in mani di chi può fare meglio di voi. Noi chiediamo le dimissioni”. Gli fa eco dall'altro lato della "barricata" Giulio Peloni, capogruppo Pd: "Chiedevamo una presa di posizione, ci aspettavamo una proposta per risollevare una città in crisi, mentre da lei abbiamo imparato come non si amministra una città. Avete scritto un manuele su come non si fa il sindaco sulla pelle dei romani".