Roma

Ragione e Sentimento alla Gnam. In mostra 40 opere nel segno di Jane Austen

La Galleria Nazionale di Roma presenta nel salone centrale 40 opere tra foto, quadri e sculture

di Maddalena Scarabottolo

“Ragione e Sentimento”: una mostra temporanea ospitata nella sala centrale della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea a Roma. Un unico ambiente che propone un mix di foto, quadri e sculture. L'esposizione curata da due membri del collegio scientifico del museo, Chiara Stefani e Massimo Mininni, sarà visitabile fino al 5 maggio.

 

Nel primo salone si potranno ammirare 40 opere provenienti dalle collezioni della Galleria e raggruppate dal titolo preso a prestito dal famoso libro di Jane Austen. La mostra infatti deve essere intesa “come la sintesi di un romanzo” scrive Cristiana Collu, Direttrice della Galleria Nazionale. La selezione di opere presentate vanno dalla fine del Settecento al 2017. I lavori di Tranquillo Cremona, Marianna Dionigi, Domenico Morelli, Giacomo Favretto e Medardo Rosso sono esposte a fianco di contemporanei come Emanuele Becheri, Vanessa Beecroft, Alessandro Piangiamore e Barbara Probst.

All'interno della sala si crea un gioco di rimandi, di sensazioni, impressioni e ragionamenti che innescano possibili relazioni tra le varie opere.

Un filo rosso tiene uniti questi capolavori della modernità attraverso rimandi visivi e conoscitivi. La Collu dice infatti che “chi guarda deve leggere tra le righe e ricordare ciò che sa, desiderare di sapere ma anche risvegliare un importante immaginario che attraversa storia, letteratura e arte”.Visitare questa mostra sarà quindi un'esperienza totalmente personale, unica e irripetibile. Ogni visitatore farà appello alla propria “ragione” e al proprio “sentimento”, percependo le opere dal proprio punto di vista morale ed estetico.

Quadri, sculture e fotografie sono messi in relazione tra loro esaltando la particolarità di essere opere intraprendenti e indipendenti. Ogni lavoro occupa un preciso spazio e tempo che lo spettatore potrà vivere e rielaborare. Alcune opere tridimensionali evocano quelle bidimensionali e in altri casi la profondità e la prospettiva a volo d'uccello dialogano con il primissimo piano dei ritratti fotografici.

La mostra presenta un assaggio eclettico di ciò che è stata la modernità e delle modalità con la quale oggi si pone in un rapporto di fruizione con la contemporaneità.