Roma

Rai, a rischio telegiornali e news: sciopera il Centro di produzione di Roma

In piena formazione del nuovo Governo l'informazione della Rai rischia di essere dimezzata per la protesta sindacale dei tecnici

Nuovo Governo in arrivo e la Rai rischia di vedersi ridotti telegiornali e news in generale per un'agitazione che durerà un mese, dal 22 ottobre al 22 novembre, durante il quale i tecnici del Centro di produzione di Roma, potranno ridurre al minimo i servizi.

A proclamare l'agitazione, il Sindacato nazionale autonomo produzione tv, lo Snap che ha proclamato l'astensione totale dal lavoro nelle giornate del 17 e del 18 novembre. Durante il mese, invece, effettueranno tutti i riposi contrattuali e si potranno astenere dagli straordinari, dalle prestazioni del “settimo giorno”, non rispetteranno la reperibilità e niente anticipi turni in caso di “mancate coperture organiche”.

La piattaforma sindacale

Nella piattaforma rivendicativa si accusa la Rai di “aver fatto decadere la qualità del lavoro, di aver ingenerato un clima di tensione per la carenza cronica di organico e nel falllimento della formazione professionale dei neo assunti, alcuni dei quali hanno addirittura lasciato la Rai.

Parla il presidente nazionale dello Snap

“Abbiamo chiesto all'azienda un incontro per concordare le prestazioni minime, ovvero l'assistenza tecnica nella formazione e nella messa in onda del telegiornale, ma non abbiamo mai ricevuto una risposta”, spiega Nando Clemenzi, presidente nazionale del sindacato Snap”

Ma in questa situazione che vede l'arrivo del nuovo Governo l'informazione Rai dovrebbe essere garantita. È proprio necessario questo sciopero?

“Sì, l'azienda non ha mai dato segni di volontà per sedersi al tavolo della trattativa”. In occasione dell'ultimo sciopero secondo i dati ha partecipato circa il 10% del personale impegnato nel Centro produzione di Roma”.

Bastano quindi poche persone “strategiche” per bloccare il lavoro di tanti: secondo lei è giusto?

“No, abbiamo tentato in tutti i modi di trattare con l'azienda, ma non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta”.