Roma

Rampelli fugge dalla Camera per il raduno del mezzo elfo Elrond al colle Oppio

Di fronte al raduno per il 38esimo anno del mezzo elfo tolkeniano Elrond, il vicepresidente della Camera confessa di aver abbandonato il Parlamento

A ciascuno il suo: c'è a chi piace cucinare, a chi usare ago e filo e chi onorare le stelle. Se poi a guardare il cielo per riempire il cuore di speranza è il vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli, uno dei maggiorenti di Fratelli d'Italia, esiste un chiaro legame tra Giuseppe Conte, il decreto di Natale, il solstizio e l'adorazione di Elrond, un mezzo elfo che tra i suoi titoli annovera quello di Gran Signore del Burrone.

Così lunedì 21 dicembre dell'anno 2020 i tolkeniani romani, guidati appunto dal vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, si sono dati appuntamento nei giardini del Colle Oppio guidati proprio da mr. Rampelli che ha lanciato sul Fb il suo raduno annuale. Tutto da leggere il programma: “Adoro sfidare le stelle. E ritrovarsi in quattro e quattr’otto dopo le decisioni di Conte innanzi al Colosseo, con il sole che ti tramonta sulla faccia e ti dice che tra 24 ore si mangerà la notte. ricomincerà a salire e farà vincere la luce non ha prezzo. Ho lasciato per un’ora il Parlamento, riunito in seduta fiume da giorni, per godermi i buoni sentimenti.

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Bravi i ragazzi che hanno arrangiato una pedana in un parco, montato qualche bandiera, allestito un focolare e organizzato il brindisi. Perché la politica senza Comunità è mero opportunismo e chi se ne prende beffa e non ne riconosce il valore si trasforma in spettro. Diventa piccino, non affronta più gli sguardi ed entra nel girone dei conformisti, quelli che loro malgrado finiscono per conservare lo status quo. Non ci può essere un’Italia migliore senza un popolo migliore, né può esserci un popolo migliore senza l’uomo nuovo. La rivoluzione dolce è possibile, passa per la strada dell’onore, della fedeltà, della lealtà, della coerenza, della riconoscenza, sprigiona un’irresistibile onda d’amore che travolge la corruzione e accende la speranza”.

Una sorta di programma politico, ispirato alle stelle e alla fanta vita, preceduto però da una grande adunata virtuale con brindisi virtuale annunciato sempre su Fb, con tanto di post a pagamento sempre da Rampelli. L'occasione d'altronde era ghiotta: dare vita al trentottesimo raduno di Elrond in occasione sempre del solstizio, un appuntamento che, come si legge dalla locandina, si ripete da quasi 40 anni. Il post del vicepresidente dei deputati italiani contiene sempre un sogno per il Paese degli adoratori del mezzo elfo: “Sarà inedito, ma nel solco della tradizione, digitale ma pieno di calore...”. Ovvio che l'appuntamento si è tenuto sulla piattaforma zoom col consiglio di accendere cuore, candela, torcia in diretta dalla propria casa. Inutile chiedersi perché Fabio Rampelli il giorno dopo l'adunata digitale ha sentito il bisogno di lasciare i lavori del Parlamento e raggiungere in tutta fretta il Colle Oppio. Al cuore non si comanda e quando c'è la passione, il lavoro può attendere.

Nota del cronista: mi scuso per eventuali errori nella ricostruzione della biografia dell'elfo Elrond, pronti a corregere il testo con eventuali precisazioni che potranno arrivare alla redazione.