Roma
Rampelli (Fdi-An): "La sfilata è il fallimento degli omosessuali"
“Il gay pride è il più grosso fallimento degli omosessuali, una forma di esibizionismo folcloristica e auto ghettizzante che mortifica il loro diritto a vivere la propria sessualità liberamente. E le istituzioni che vi partecipano, come nel caso del sindaco di Roma Ignazio Marino, della sua Giunta e di buona parte del Consiglio comunale, danno un messaggio sbagliato che alimenta divisioni e pregiudizi". E' quanto dichiara in una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
"Tuttavia, se coloro che parteciperanno alla sfilata sculettando e cercando la provocazione anziché la 'normalizzazione', ci tengono a denigrarsi, sono liberi di farlo. Ma il mondo può essere visto alla rovescia rispetto a quanto prescrive madre natura per un adulto, non per un bambino. I minori devono essere lasciati in pace, protetti dalla propaganda gender che cerca di mettere in dubbio la propria appartenenza biologica con orientamenti tendenziosi che si vogliono affermare attraverso la scuola, a partire dalla primaria. Così come devono rassegnarsi rispetto al diritto dei bambini ad avere un padre e una madre e non due genitori dello stesso sesso. I figli non rientrano nella sfera delle possibilità degli omosessuali - ha concluso Rampelli - Se i gay sono il soggetto ancora debole della società che va protetto da certe esagerazioni eterosessuali, i bambini sono il soggetto debole che va protetto dai capricci di taluni omosessuali che ne vorrebbero l'adozione o il concepimento con gli uteri in affitto".