Roma
Rapinati 7 supermercati a Roma: i colpi compiuti sempre in due. Arrestati
Facevano irruzione nei supermercati e minacciavano i cassieri con un'arma poi risultata finta. Tra i bersagli il Gros, la Coop, la Todis e il Tigre
Una banda formata da due romani ha rapinato ben 7 supermercati nell'arco di tre mesi a Roma. Dopo attente indagini sono stati arrestati i due rapinatori.
Il modus operandi era sempre lo stesso. Arrivavano in moto davanti al punto vendita con i volti travisati con mascherine o altro. Poi uno dei due entrava nel supermercato ed estraeva una pistola e minacciavano i cassieri costringendoli a consegnare l'incasso della giornata. Poi i due fuggivano a bordo della moto. La pistola, si è poi scoperto, era finta: si trattava di una perfetta replica di una Bruni calibro 8, priva del tappo rosso.
I supermercati attaccati
Con questo sistema sono stati rapinati 7 supermarket nei primi mesi del 2022. Il 6 gennaio è stata la volta del punto vendita di Gros in via Prenestina. Il 18 gennaio i due sono tornati ad attaccare lo stesso punto vendita. La moto usata per la rapina è risultata rubata, con tanto di targa asportata da un altro veicolo. Il 23 gennaio è stata la volta della Coop di via Alessi, anche stavolta utilizzando una moto rubata. Il 15 e il 22 febbraio doppio attacco alla Todis di via Lusitania. Infine doppio attacco anche al Tigre di via Castelnuovo, il 1° e il 15 marzo.
Le indagini
Sono scattate le indagini dei Carabinieri. I militari, grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza dei punti vendita rapinati e all'analisi del traffico telefonico degli indagati, hanno raccolto numerosi indizi di colpevolezza. Utile è stato anche il riconoscimento fotografico da parte delle vittime. Grazie agli elementi raccolti, i Carabinieri di Roma Torpignattara hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due indagati. Si tratta di un 52enne e di un 33enne. Quest'ultimo era già in carcere al Regina Coeli. Il 52enne invece è stato rintracciato ad Avezzano, cittadina in provincia di L'Aquila, dove è stato condotto al carcere locale dai militari della compagnia della cittadina.