Roma

Rapine a mano armata, sei colpi messi a segno: presa la banda di Monteverde

Rapinatori seriali incastrati dai vestiti e dall’andatura

Rapinavano i negozi del quartiere Monteverde sempre con lo stesso modus operandi: col volto coperto da caschi, minacciavano il cassiere di turno con una pistola e si facevano consegnare l’incasso, poi fuggivano a bordo di uno scooter.

 

L’attività investigativa serrata della polizia ha portato all’arresto dei due rapinatori responsabili di ben sei rapine commesse nel 2017.

L’estrapolazione dei primi numeri della targa dello scooter utilizzato nelle rapine, insieme ad alcuni dettagli sui capi di abbigliamenti e dei caschi indossati, sono stati i primi indizi a guidare gli investigatori.

Ma una vera svolta nell’indagine si è avuta quando all’interno del casco dello scooter, rintracciato in una officina nel comune di Velletri, è stata ritrovata una impronta riconducibile a, M.L., 35enne romano, con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

Di lì, a cascata, altri indizi come l’andatura, sintomatica di una patologia al suo piede sinistro, i pantaloni da ginnastica e la felpa sequestrati nel corso della perquisizione dell’abitazione oltre ad una replica di pistola semiautomatica, priva di tappo rosso, ed elementi che hanno fatto emergere profili di colpevolezza a carico di C.A, suo complice .

La conferma che C.A., anche lui romano di 35 anni fosse responsabile insieme a M.I., degli episodi delittuosi, il ritrovamento nella sua abitazione della giacca indossata in uno dei colpi e visibile anche in una foto postata sul suo profilo Facebook.

Per M.L, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Monteverde a Regina Coeli, dove attualmente si trova ristretto per il reato di atti persecutori, per C.A la notifica, da parte degli stessi agenti, è arrivata presso una comunità terapeutica, in provincia di Perugia dove lo stesso stava scontando la misura degli arresti domiciliari.