Reati ambientali, Roma la terza provincia peggiore. Lazio al quinto posto
La nota dolente per il centro Italia è la gestione dei rifiuti
Roma scala la classifica poco onorevole delle città con più reati ambientali e si classifica terza peggior provincia in Italia con 199 infrazioni in un anno.
Legambiente presenta il rapporto Ecomafia 2017 e nonostante il calo di violazioni complessive in tutta la penisola, il Lazio si conferma quinto per numero di ecoreati. La legge che punisce le infrazioni contro l'ambiente si fa sentire e abbassa considerevolmente i dati negativi italiani, ma lo sforzo delle istituzioni non sembra abbastanza. Sono infatti nel Lazio 2.241 le infrazioni accertate nel 2016 con 1815 denunce, 25 arresti e 448 sequestri. Legambiente segnala almeno 200 ecoreati in meno rispetto al 2015, quando se n'erano registrati 2.430. È il ciclo dei rifiuti a peggiorare la situazione del Lazio in classifica, che per questa sezione da quinto tra i peggiori diventa terzo.
“La nostra regione continua ad essere la prima dopo quelle a tradizionale presenza mafiosa, per il numero di reati legati all'ambiente e, a fronte di una lieve flessione, i numeri raccontano comunque di una forte presenza ecomafiosa nel Lazio” ha dichiarato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio. I reati legati all’abusivismo edilizio vedono il Lazio al quarto posto con 375 infrazioni - erano 514 nel 2015 - 462 denunce e 162 sequestri, ed è Latina la peggior provincia.
Sono moltissimi anche i reati ai danni della fauna, per i quali il Lazio è la sesta regione. Per gli incendi dolosi e colposi, invece, la regione occupa il quarto posto. Il Lazio primeggia tra i peggiori per quanto si tratta delle Archeomafie, cioè dei furti e reati ai danni del patrimonio storico-archeologico, che quest’anno fanno raggiungere alla regione il primo posto assoluto nella classifica a causa degli 80 furti avvenuti. Altra medaglia d'oro, negativamente parlando, in materia di corruzione ambientale. Tra il 1 gennaio 2010 e il 31 maggio 2017 nella regione sono stati 391 gli arresti, 401 le denunce e 35 i sequestri legati a quest'ambito.
“I numeri sull’abusivismo edilizio scendono positivamente nel Lazio ma bisogna aumentare ulteriormente i controlli e le denunce per azzerare questa piaga che ha devastato i territori. Sono rimaste le stesse invece le cifre degli incendi dolosi e colposi, con l’aggravante che questi incendi sono e saranno sempre più devastanti vista l’evidente diminuzione degli eventi piovosi che stiamo vivendo. Il record di archeomafie poi, racconta di un enorme patrimonio storico del Lazio che va messo maggiormente in sicurezza”, ha commentato Scacchi.