Roma

Regina Coeli, detenuto africano contro due secondini, naso e costole rotte

L'uomo ha prima distrutto la camera di pernottamento poi si è ferito e si è scagliato contro gli agenti. Denuncia del Sappe

Momenti di paura nella VII sezione del carcere romano di Regina Coeli, un detenuto di origine africane in transito dopo un arresto ha iniziato distruggendo la camera di pernottamento, procurandosi contestualmente profonde ferite da taglio per poi scagliarsi con ferocia aggressività verso due unità di Polizia Penitenziaria.

I due agenti hanno riportato rispettivamente 25 gg di prognosi per la rottura del naso e, 20 gg di prognosi per la frattura delle costole.

Lo rende noto il Segretario Nazionale e Regionale del Lazio SAPPe, Maurizio Somma, che aggiunge: “Nonostante il tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria e del personale Sanitario, il detenuto è riuscito a calmarsi soltanto dopo diverse ore grazie alla costante attenzione posta in essere da parte dell’Ispettrice di Polizia Penitenziaria della Sorveglianza Generale che, con alta professionalità ed alto senso del dovere, è riuscita a calmare il detenuto, poi prontamente inviato al vicino nosocomio per ricevere le cure del caso”.

Il carcere, aggiunge Somma: “ E'una realtà estremamente complessa ove è indispensabile la presenza di personale di Polizia Penitenziaria, in tutti i suoi Ruoli. Le piante organiche degli Istituti penitenziari del Lazio meritano una attenta rivisitazione per meglio assicurare le risorse necessarie a garantire l’ordine e la sicurezza nel contesto delicato del sistema penitenziario”.