Roma

Regionali '23, l'appello di D'Amato: "Basta tatticismi, facciamo le Primarie"

L'assessore alla Sanità presenterà la sua proposta al teatro Brancaccio: "Parliamo a tutti, la coalizione è aperta”

Da mesi in lizza per il ruolo da candidato presidente del centrosinistra alle prossime Regionali, l’assessore alla Sanità della giunta Zingaretti lancia un evento pubblico per il 10 novembre, al teatro Brancaccio, chiedendo a gran voce le Primarie: "Se si parla di unità, di una coalizione riformatrice, va recuperata la partecipazione popolare abbandonando i tatticismi. Serve uno strumento di partecipazione unitario per fare chiarezza sia sul programma che sul candidato".

"Dobbiamo essere trasparenti su quello che il centrosinistra si propone di fare. Questa giunta ha fatto uscire la sanità del Lazio dal commissariamento e ha contrastato egregiamente la pandemia". Poi, parlando di sé, "No, non è così. Parlo di un lavoro di squadra che non si può disperdere, proprio come ha detto il presidente Zingaretti - dopo l'incontro in prefettura sulla difesa dei 17,6 miliardi di investimenti garantiti dal Pnrr e dai fondi europei -. Dobbiamo fissare obiettivi seri e non perderci in chiacchiere. Ma alla base ci deve essere un processo democratico”. E ancora sulla sulla coalizione, “Non è el Pd o di una colazione, dipende chi ci sta, le primarie sono aperte alla coalizione che si formerà”.

L'ombra della candidatura gradita al Terzo Polo con Renzi e Calenda

"Non lo so - dichiara l'Assessore -. Sono abituato a misurare la bontà di un progetto politico sulle cose concrete da fare. In questo caso vanno indicate le soluzioni ai problemi della gente. Soprattutto in una fase di crisi come quella che stiamo vivendo".

Il peso del termovalorizzatore di Roma, “Questione di decoro e salute”

"Quella del sindaco Roberto Gualtieri è stata una decisione che condivido, l’ho detto già più volte. Il tema del ciclo dei rifiuti è centrale e Roma non può andare avanti così, è una questione di decoro e salute. L’impegno del primo cittadino va quindi sostenuto.” Poi, continua D'Amato sulla posizione dei 5S: "La politica è anche fatta di fatica e di mediazione. Quello del termovalorizzatore è un nodo che va sciolto prima di scegliere il nome del candidato presidente di qualsiasi potenziale coalizione. Anche perché a livello regionale poi andrà adeguato di conseguenza il Piano rifiuti del Lazio. Dobbiamo mettere al centro il programma. Anche sui trasporti - con - mezzi pubblici gratuiti per studenti e lavoratori. Vanno fatte delle scelte. È il lavoro della politica".

La delicata situazione della salute del P e il campo largo

"Pensiamo alla coalizione. E anche al fatto che il modello Lazio alla fine non è mai stato sottoposto al gradimento popolare. Delle scorse Regionali ricordiamo il milione di voti di Zingaretti e l’ottimo risultato 5S. Poi l’accordo è stato stretto in aula", dichiara D'Amato, per poi valutare il campo largo "Abbastanza positivamente" e nel quale "avrebbe evitato alcune cose, “come il voto sulla moratoria sui nuovi impianti di energia alternativa. - Che secondo l'Assessore alla Sanità “è stato un errore”. “Ma ora bisogna guardare avanti e ritrovare lo spirito unitario. Dobbiamo dare risposte ai cittadini e parlare agli elettori – e per questo - Il 10 novembre lancerò un’iniziativa al teatro Brancaccio, un richiamo al popolo", annuncia D'Amato, che ribadisce la natura aperta dell'evento pensando anche alla possibile partecipazione del suo primo competitor Daniele Leodori.

La conclusione sulla corsa autonoma e sulla sanità

"Non so chi metta in giro certe cose - commenta D'Amato sul fatto che possa essere pronto a correre da solo -. Io penso che il Pd sia nato su solide fondamenta e che tra quelle ci siano le Primarie. Sono un elemento di democrazia". Per poi concludere sul fronte sanitario: "Dobbiamo alzare la protezione con la quarta dose dei vaccini anti-Covid e gli antinfluenzali. Le mascherine obbligatorie? Non torneranno, ma consiglio di portarne sempre una da indossare dove non si possono rispettare le distanze".