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Roma
Regionali Lazio 2018. Andrea Mazzillo corteggiato dal centrodestra. Inside

di Fabio Carosi

Allontanato in malo modo da Virginia Raggi, da qualche giorno Andrea Mazzillo è l'uomo più corteggiato dalla politica romana. A sinistra aspettano una sua mossa sperando in un suo ritorno, a destra è partito un marcamento a uomo che vorrebbe convincere colui che ha tenuto in ordine e in piedi i conti del Campidoglio M5S, ad accettare il passaggio a NorDestra.

 

Nel mesto panorama delle Regionali del Lazio 2018 pre elezioni a Ostia e in Sicilia, Andrea Mazzillo, l'esperto di Finanza Locale che da Casalpalocco ha accettato la sfida di prestarsi come “mandatario elettorale di Raggi&Co", è l'unica vera novità. Secondo quanto risulta ad affaritaliani.it tra caffè e aperitivi top secret il fegato del già assessore al Bilancio del Comune di Roma, uno dei pochi ad aver detto una sfilza di no ai capricci di lady Virginia, sarebbe sotto stress.

Carattere mite, idee chiare sul Movimento Cinque Stelle della prima ora e ancor più chiare sulla necessità di far passare il gruppo romano alla fase duepuntozero, Mazzillo è diventato un vero guru della contabilità dell'amministrazione locale, tant'è che al momento di scegliere un commentatore per l'avviso di garanzia del sindaco di Torino, Chiara Appendino, La7 non si è lasciata scappare quello che è stato presentato come l'unico soggetto in grado di mettere la briglia ai conti scassati del Campidoglio, compresa la triste vicenda Atac, sulla quale in molti giurano che si sia consumato il suo accoltellamento. Contrario, contrarissimo al concordato in continuità di quella che ormai viene definita un'azienda all'agonia, Mazzillo avrebbe preferito una presa di responsabilità diretta del Comune nella gestione della crisi, avviando un percorso di risanamento dall'interno salvaguardando lavoratori e indotto, piuttosto della scelta fatta di affidare direttamente al tribunale il compito di decidere se vi sono effettivamente alternative al fallimento, con  annesso riverbero - a prescindere - sui conti del Comune. Per quel no Mazzillo avrebbe pagato con il suo scalpo e la giustizia di piazza alla quale la Raggi ha da sempre esposto i contrari al “vangelo secondo Virginia”.

Animato da un forte spirito religioso ma non per questo “scemo”, la destra che ha una crisi drammatica di quadri e che ha capito che solo con una nuova classe dirigente potrà dispiegare le vele al vento di centrodestra, ha pensato bene di fare shopping, individuano un cavallo di razza tra gli “scarti” della sindaco/sindaca dal pugno di ferro e dal capriccio di burro. E così il primo a partire è stata la vecchia volpe che si chiama Andrea Augello.

Gli esperti in chiacchiere raccontano che il senatore abbia offerto un lungo aperitivo ad Andrea Mazzillo e da membro della V Commissione Bilancio abbia discusso di finanza locale e del fallimento della mania degli Anni '90 di trasformare i Comuni da regolatori dell'attività pubblica a proprietari di società per azioni, per poi concludere davanti a un analcolico con una lunga dissertazione sul ruolo che il movimento Cuoritaliani potrà avere alle prossime regionali. Dieci voti a destra, cinquemila a manca, un sindaco, un ottimo posizionamento e una riflessione, sono apparsi ai vicini di tavolo più che un corteggiamento, una proposta ad entrare in famiglia e portare la sua esperienza sui conti del Campidoglio.

E Augello non è il solo ad avere allungato lo sguardo su Mazzillo. I soliti esperti di chiacchiere narrano di un secondo aperitivo dalle parti dell'Eur, durante il quale tra una pizzetta calda e un centrifugato, alcuni rappresentanti della Roma che fa fatturato a tanti zeri avrebbero sondato la sua disponibilità ad un impegno civico extra M5S per le prossime regionali. Tanto per provare a schierare uno bravo e trasversale alla politica stantia al posto dei volti noti o degli esperti in politica e stipendi.

E Andrea Mazzillo? La sua riposta è nel profilo social. Quello privato sembra colpito da una corrente siberiana, quello ufficiale M5S è fermo al rilancio del post di Spazio Solidale che invitava a scegliere le caratteristiche del candidato alla presidenza della Regione e poi a fare il nome. Come Nanni Moretti in Ecce Bombo, l'esperto di finanza locale ha scelto la via del: “Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto così, vicino a una finestra di profilo in controluce, voi mi fate: "Michele vieni in là con noi dai..." e io: "andate, andate, vi raggiungo dopo...". Vengo! Ci vediamo là. No, non mi va, non vengo, no”.

 

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