Roma
Regionali Lazio 2018, il centrodestra pensa a un piano B per Pirozzi
Pirozzi: "Tajani mi ha proposto se volevo fare il vice presidente"
Regionali Lazio, il candidato del centrodestra non è ancora stato confermato e continua la lotta intestina per la poltrona alla Pisana. Sergio Pirozzi rivela: "Dieci giorni fa ho incontrato Antonio Tajani e mi ha proposto prima se volevo fare il vice presidente”.
Forza Italia e Fratelli d'Italia fremono per proporre un nome unico che rappresenti un'alleanza allargata a tutto il centrodestra, ma la candidatura di Pirozzi, arrivata in autonomia settimane fa, ancora fa discutere. E così si cerca un piano B per il sindaco di Amatrice, che non deve essere accantonato, ma nemmeno diventare il candidato prescelto.
Durante una conferenza stampa Pirozzi stesso ha dato il suo ultimatum: “Chi si vorrà apparentare con Sergio Pirozzi presidente ha una scadenza per farlo: il 26 gennaio alle ore 15. Lo dico per rispetto degli elettori del Lazio, soprattutto del centrodestra ma non solo, che chiedono e non capiscono. Il 26 gennaio è il giorno del mio compleanno, e quindi qualsiasi sarà la decisione sugli apparentamenti noi festeggeremo”.
Il tempo è agli sgoccioli e il sindaco scarpone non manca di far trapelare dettagli interni. Lo stesso Tajani gli avrebbe ancora una volta proposto di diventare parlamentare, ricevendo picche da Pirozzi. “Mi è stato offerto anche un eventuale posto di governo, ma lì devi prima vincere le elezioni ed in quei casi si sa che spesso quello che prima era bianco diventa nero. Se fossi voluto andare in Parlamento avrei accettato la proposta arrivata 4 mesi fa. Ringrazio anche Renzi per la proposta, ma penso sarebbe stato come strumentalizzare la popolarità di una persona per cercare voti".
Pirozzi ha poi aggiunto: "Se sono degno di fare il sottosegretario alla ricostruzione perché non posso fare il presidente di Regione? Qualcuno dice perché non sarei controllabile, ma mi spieghino cosa vuol dire". E ancora: "Prima sono stato tacciato di essere un uomo di estrema destra, poi sono diventato quello che faceva vincere Zingaretti, quindi sono passato ad essere il fascista, poi a non essere più di destra. Poi sono arrivati quelli che mi hanno detto che mi dovevo ritirare, ho ricevuto delle minacce e a breve andremo a individuare chi le ha fatte. Questo è scaturito da un profondo clima di odio che non porta da nessuna parte".