Roma

Regionali Lazio 2018: Partita tra M5S e Pd. Il centrodestra avanza. Sondaggio

M5S in calo rispetto alle comunali. Nel Lazio Casapound va al 3%

di Fabio Carosi

Regionali Lazio 2018: in testa il Pd, seguito dal Movimento 5 Stelle e poi da Forza Italia che ritrova la tonicità del passato. Quindi i Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni che confermano la performance delle Comunali 2016.

 

E' questo lo scenario delle liste nel sondaggio on line realizzato da affaritaliani.it in collaborazione con la piattaforma web specializzata di Termometropolitico.it e che restituisce a 35 giorni dal voto il primo rapporto di forze tra le liste che hanno annunciato la loro presenza sulla scheda del 4 marzo. (Il sondaggi on line è stato realizzato prima dell'ufficializzazione della candidatura di Stefano Parisi).
A dispetto dei rumors iniziali che vorrebbero il centrodestra vincente, la somma di Forza Italia, Fdi, Lega e persino con l'aggiunta della Civica Pirozzi (lo scarpone del sindaco di Amatrice) non raggiungerebbe la maggioranza assoluta, fermandosi al 32,5 ma sempre due punti sopra alla somma della lista del presidente uscente Zingaretti più la sua brillante civica che in pochi giorni ha convinto il 4,6 per cento dell'elettorato, per un totale di 30,4%.
Ma dietro Zingaretti c'è il Movimento Cinque Stelle che rappresenta un quarto dell'elettorato del Lazio, attestato al 25,1%: prestazione politica inferiore alle Comunali 2016 ma di primissimo piano considerando che l'M5S è una forza che deve ancora accreditarsi e strutturarsi nelle Province, dove la resistenza al cambiamento e la fidelizzazione elettorale segna l'espressione di voti di molti elettori.
E poi c'è Casapound, con un 2,9 per cento che la dice lunga sulle possibilità di crescita: l'opzione presidente è lontana anni luce ma l'obiettivo di portare un consigliere alla Pisana sembra possibile. Infine Pirozzi: gli elettori che on line hanno scelto il sindaco di Amatrice sono solo il 3,5%, segno che l'uomo del terremoto o è stato sovrastimato politicamente, oppure la sua capacità di penetrazione tra coloro che navigano in rete è bassissima.

Spiega Gianluca Borrelli, direttore di Termometropolitico.it: “"Il PD si conferma come nel 2013 primo partito nel Lazio con il 25,8% e supera di un soffio il Movimento 5 Stelle al 25,1%. E' l'effetto Zingaretti che limita le emorragie e di consensi che hanno colpito i democratici in altre regioni nei sondaggi nazionali.
Il presidente uscente ha infatti attorno a sè la coalizione con il maggior consenso sulla carta, forte anche del 4,6% della propria civica e del 2,5% di Civica Popolare.
Il centrodestra segue diviso in 3 liste in competizione tra loro, con Forza Italia al 15,1% che sopravanza Fratelli d'Italia che nel Lazio ha il proprio feudo. E infatti raccoglie il 9,3%. Lega con un lusinghiero 4,6%.
Sarà da vedere cosa farà Pirozzi, la cui civica toccherebbe il 3,5% ora che con un colpo di teatro il centrodestra pare avere deciso di farsi guidare dal milanese Parisi alla conquista della regione. Potrebbe approfittarne il Movimento 5 Stelle? Per ora è al 25,1%. Della partita è anche Casapound, particolarmente radicata in alcuni quartieri di Roma. Oggi sarebbe al 2,9%, Appare sicura l'uscita dalle paludi dello zero virgola, ma ancora non è chiaro se saprà sfondare come ha fatto ad Ostia".


(Nota metodologica: sondaggio realizzato su un campione di 1000 persone con metodologia Cawi)