Regionali Lazio 2018. Via libera per l'Energia di Parisi. Meloni benedice? - Affaritaliani.it

Roma

Regionali Lazio 2018. Via libera per l'Energia di Parisi. Meloni benedice?

Lega di Salvini lontana, Giorgia Meloni avrebbe già bendetto l'accordo

Regionali Lazio, si scalda Energia per l'Italia, Lista Parisi con Stefano Parisi, per il quale da Arcore oggi dovrebbe arrivare il via libera di Silvio Berlusconi.

 

Per il romano trapiantato a Milano si prepara la candidatura unica come leader di un centrodestra allargato, benedetto da Forza Italia e, secondo i rumors, anche da Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia.
Il bollettino del “toto candidato” non è mai stato così poco nuvoloso tendente al sereno: per il via libera all'ex manager di Fastweb manca solo un piccolo dettaglio legato alla composizione della sua lista, annunciata per domenica, per la quale si prospetta in caso di sigla di un'alleanza storica, un futuro da “civica di appoggio”.

Gran tessitore dell'operazione Parisi sarebbe il “solito” Tajani, garante dell'anti-Pirozzismo che avrebbe trovato una “quadra” sul nome che non c'era: Parisi è romano de' Roma, ha studiato a Roma e ha quell'esperienza manageriale e amministrativa maturata a Milano dove si è trasferito alla fine degli anni Novanta. Il resto è un impegno politico che lo vede come uomo più di centro che centrodestra, benedetto da un manipoli di cattolici moderati come Raffaele Bonanni e l'ex ministro Gianni Fontana e grazie alla sua esperienza milanese dalle teste del think thank di Comunione e Liberazione.
Ultimo nodo da sciogliere è quello della Lega. Lontano anni luce dalle posizioni di Parisi, il prezzo da pagare sarebbe quello di far correre Pirozzi alla Camera e così liberare quella voglia di “Lazio in camicia verde” che ha colorato i sogni dei salviniani a Roma. Troppo pochi per correre da soli e contare qualcosa più dei sondaggi.

Post scriptum: Parisi fa sognare più di qualcuno che ha radici nel socialismo cattolico e che da anni è rimasto senza un partito al quale dare l'esperienza regionale. E' quello che ci vuole per muovere una macchina complessa come quella della Regione Lazio, dove tra il dire e il fare c'è di mezzo una burocrazia spaventosa e dove la maggior parte delle risorse le ingurgitano sanità e trasporti. Due settori in crisi e vere e proprie macchine mangia soldi.