Roma
Regionali Lazio, Zingaretti conferma la candidatura per il secondo mandato
“Costruiremo un'alleanza che superi i confini dell'attuale maggioranza”
Ufficializzata la candidatura del governatore Nicola Zingaretti alla presidenza della Regione per il secondo mandato. La direzione regionale del Pd del Lazio ha approvato all'unanimità la ricandidatura. Inoltre, ha approvato le relazioni dello stesso governatore Zingaretti e del segretario del Pd Lazio Fabio Melilli, il quale ha spiegato che nei prossimi giorni organizzerà un incontro di sintesi con il gruppo consiliare della Pisana alla presenza dello stesso Zingaretti.
"Sono in campo e a disposizione per questo progetto. Sono pronto a rilanciare una grande sfida che ricostruisce una maggioranza più larga e plurale", ha commentato il governatore, nel corso della direzione del Pd regionale.
L'anticipazione della candidatura era stata annunciata nella stessa mattinata dal consigliere regionale Marino Fardelli, dopo un incontro a porte chiuse con Zingaretti. Fardelli aveva commentato: “Abbiamo lavorato in condizioni difficilissime. Adesso che i territori ne possono raccogliere i frutti, voglio partecipare al nuovo percorso di apertura e di crescita di una Regione Lazio che è cambiata”.
Il presidente ha sottolineato come il centrosinistra in Regione sia pronto a un'apertura politica: "Dovremo insieme costruire un'alleanza nuova, larga, che superi i confini dell'attuale maggioranza regionale. In questi cinque anni - ha aggiunto - è maturato un protagonismo civico di sindaci e amministrazioni che punta a una rappresentanza diretta. Un mondo che si organizza in forma autonoma ma guarda con interesse e che chiede interlocuzione. Ci sono poi settori moderati molto importanti e maturi della società il cui rispetto è stato conquistato con l'azione di governo a cui far capire che il centrosinistra che governerà sarà plurale, segnato da forte civismo e protagonismo territoriale e aperto anche a soggetti moderati che cinque anni fa non fecero la scelta del centrosinistra ma che oggi sono soggetti dinamici con cui poter parlare per andare oltre i confini di quello che oggi è organizzato. Una alleanza larga con sindaci, amministratori, associazioni. Non 'società civile' ma 'società responsabile", ha concluso.