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Regione Lazio, bocciato il Piano Casa del 2017 di Zingaretti: legge danneggia i Comuni

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4, comma 4, della legge 7

di Redazione Roma

Regione Lazio, bocciato il Piano Casa del 2017 di Zingaretti: legge danneggia i Comuni

La Corte costituzionale, con la sentenza numero 51, depositata oggi, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 4, comma 4, della legge della Regione Lazio numero 7 del 2017, in materia di rigenerazione urbana e recupero edilizio, formata da Nicola Zingaretti, all'epoca presidente. Con la disposizione censurata, il legislatore regionale ha consentito, in via transitoria, l’esecuzione di interventi di trasformazione edilizia con mutamento della destinazione d’uso, in deroga alle previsioni dello strumento urbanistico e in assenza di una valutazione da parte del Consiglio comunale.

"Aumento incontrollato del carico urbanistico"

"L’intervento del legislatore regionale - ha osservato la Corte - comporta il rischio di un aumento incontrollato del carico urbanistico e degli insediamenti abitativi, anche in danno della destinazione di determinate aree a finalità socialmente rilevanti". Ciò risulta distonico rispetto alla stessa finalità generale della legge regionale di pervenire a una rigenerazione urbana "intesa in senso ampio e integrato", comprendente non solo aspetti edilizi e urbanistici, ma anche profili economici e sociali.

"Compressa la potestà pianificatoria dei Comuni"

La Corte ha dunque ritenuto che la sottrazione di questi determinanti interventi di trasformazione edilizia alla valutazione consiliare comporti una ingiustificata e non proporzionata compressione della potestà pianificatoria comunale.