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Roma
Regione Lazio congela tutti gli aumenti: dall'Irpef ai biglietti Atac e Cotral

Con una manovra contenuta in 4 provvedimenti Regione Lazio cristalizza sia l'aumento dell'Irpef per il 2024 che il previsto aumento dei biglietti per il trasporto pubblico, contenuti in un accordo tra Atac, Cotral e Trenitalia che doveva scattare ad agosto.

Il debito monstre di 170 mln di euro della Giunta Zingaretti, parificato dalla Corte dei Conti viene rateizzato in 3 anni, con 91 mln per il 2024, 36 per il 2025 e 43 mln per l'ultimo anno. Ma da dove arriveranno i soldi?

Il "buco" da 170 mln rateizzato in 3 anni

Nello specifico, è stato dato al via libera al rendiconto di gestione e al consolidato 2023. Contestualmente è stato deciso di rateizzare il disavanzo di 170 milioni coprendo il primo anno per 91 milioni, il secondo per 36 milioni e il terzo per 43 milioni. Altri debiti, pari a 106 mln, finiscono fuori dalla contabilità perché oggetti di contenzioso sulle osservazioni della Corte dei Conti relative all'ospedale di Tor Vergata e sempre oggetto di contenzioso con le ex Province sulla legge del Rio.

Tagli a Lazio Innova e 17 mln stornati dal trasporto pubblico

Ma da dove arriveranno i soldi? Ben 50 mln dal gettito straordinario che deriva dall'addizionale Irpef del piano di rientro sanitario mentre fondi di spesa corrente arriveranno dai tagli alle dotazioni di Lazio Innova, la cassaforte finanziaria della regione e ulteriori 17 milioni togliendo soldi dai trasporti pubblici ai quali il Governo ha destinato una quota maggiore rispetto agli anni precedenti.

Righini: "Abbiamo fatto fronte alla parifica della Corte dei Conti"

giancarlo righini
 

“Sono particolarmente soddisfatto dei provvedimenti approvati – ha spiegato l’assessore Righini - perché siamo riusciti a tempo di record a varare una manovra per far fronte alla parifica della Corte dei Conti, senza incidere sulla pelle dei cittadini. Abbiamo messo un primo tassello per il rispetto del ciclo di bilancio che ci porterà, già dai primi di novembre, ad affrontare la programmazione 2024/2026”.

Infine spiega l'assessore “Mi preme sottolineare che non è previsto nessun aumento della pressione fiscale, così come non sarà toccato il prezzo dei biglietti e degli abbonamenti del trasporto pubblico. I tagli previsti, inoltre, non riguarderanno il comparto sanitario”.

Scontata l'approvazione del Consiglio Regionale

Le 4 delibere ora dovranno passare all'esame del Consiglio Regionale ma l'esito è scontato un po' per la maggioranza assoluta della coalizione di governo della Regione, molto per la leggerezza dell'opposizione, in particolare del Pd.

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