Roma

Regione Lazio, esultano i Verdi: CdM impugna legge su cementificazione parchi

Accolto il ricorso presentato al ministro dell'Ambiente Costa lo scorso ottobre

Regione Lazio, festeggiano i Verdi. È stato accolto il ricorso che avevano presentato, nello scorso ottobre, al ministro dell'Ambiente Sergio Costa in cui si chiedeva d'impugnare la legge regionale sulla cementificazione delle aree protette.

 

''Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge della Regione Lazio sulla semplificazione che prevedeva, come da noi Verdi denunciato, norme illegittime sui parchi del Lazio prevedendo il silenzio assenso nell'approvazione dei piani di assetto e aprendo anche ad una grave deregulation nell'edificazione all'interno delle aree naturali protette". Così in una nota Angelo Bonelli, Francesco Alemanni, Nando Bonessio, Laura Russo, Guglielmo Calcerano e Silvana Meli dei Verdi, firmatari del ricorso.

"Ringraziamo il ministro Costa di aver valutato positivamente la nostra richiesta e di aver impugnato la legge presso la Corte Costituzionale", aggiungono sottolineando che "con questo stop, che ora dovrà essere confermato dalla corte costituzionale, si indebolisce il progetto di lottizzazione e cementificazione del parco dell'Acquafredda sui terreni del Vaticano che, grazie al silenzio assenso, avrebbe avuto un veloce via libera''.

La riserva naturale della Tenuta di Acquafredda, spiegano gli ecologisti, “è uno splendido polmone verde nel cuore di Roma, da decenni nelle mire dei costruttori. Parte dei terreni sono di proprietà del Capitolo di San Pietro: l'ente ecclesiastico, infatti, detiene la proprietà di 60 dei 140 ettari su cui si estende il parco dove ben 180.000 metri cubi di cemento sono previsti dal piano di assetto voluto dall'ente Roma Natura. Ma com'è possibile deliberare la 'cementificazione di terreni' all'interno di un'area dichiarata 'riserva naturale' per legge?"

"Questo quesito lo abbiamo rivolto al ministro al quale abbiamo chiesto di annullare la delibera dell'Ente Roma Natura perché in contrasto con le norme generali nazionali sui parchi (legge 394/91). Ci spiace che il presidente Zingaretti non abbia ritenuto doverci rispondere su un tema importante come la tutela di un bene come un parco regionale", concludono Bonelli, Alemanni, Bonessio, Russo, Calcerano e Meli.