Roma
Regione Lazio, gli eletti: il 13 Consiglio. Lega e FI azionisti di minoranza
I partiti di Salvini e Berlusconi ai “minimi” per la legge elettorale sono in fibrillazione. Fratelli d'Italia si prende anche la presidenza del Consiglio
Regionali Lazio, dopo giorni di attesa ieri la Corte d'Appello di Roma ha finalmente proclamato gli eletti al al Consiglio regionale che terrà la prima seduta ufficiale il prossimo lunedì 13 marzo. Ma nella maggioranza la maretta dei giorni scorsi sulla divisione dei posti tra Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia diventa mare mosso.
La Lega a perdere la presidenza dell'aula prenotata per “diritto divino” da Pino Cangemi non ci sta e chiede a gran voce una “compensazione” con un assessore in più. Ma altrettanto ha fatto Forza Italia nei giorni scorsi con il coordinatore Maurizio Gasparri che ha parlato di “armonizzazione della coalizione” altrimenti sbilanciata grazie al 34% ottenuto da Fdi. Insomma, gli azionisti di minoranza sono in rivolta contro la legge elettorale che ha portato ad eleggere tre consiglieri in più nelle province che risultato che hanno gli stessi voti del Movimento 5 Stelle che invece di consiglieri ne ha 4. Ma le fibrillazioni legiste sono destinate a cessare nel fine settimana, quando cioè sarà chiaro che il “veto” su Cangemi sarà ufficialmente registrato come fuoco amico e l'ex vicepresidente del Consiglio che ha fatto da stampella a Zingaretti insieme al 5 Stelle, si dovrà accontentare di una Commissione con segretaria e auto di servizio.
Fratelli d'Italia muove una pedina e una torre
Così Fratelli d'Italia grazie al problema della rappresentanza femminile, gioca a scacchi e muove una pedina e una torre. La pedina è la giovane Laura Corrotti, spinta da Chiara Colosimo verso un assessorato, la torre è invece Antonello Aurigemma per il quale si prepara la presidenza del Consiglio regionale a garanzia della tenuta dell'aula e con il compito di guidare i nuovi e mettere mano alla sciolina per far lavorare l'aula speditamente.
La fine della prossima settimana via libera alla Giunta
E la Giunta? Se ne riparlerà tra martedì e mercoledì, dopo l'incontro tra i leader nazionali e i “colonnelli” romani. Come da manuale del perfetto Consiglio d'Amministrazione ogni partito metterà nero su bianco i desiderata ma l'ultima parole spetterà a presidente. Da segnalare che in Fratelli d'Italia la decisione di Rocca di avocare la Sanità non è vista di buon grado. Vista la situazione negli ospedali e la promessa di una riforma “epocale” al presidente converrebbe un assessore col vantaggio di avere un minimo di parafulmine nel primo periodo, quello in cui le aspettative saranno molte e i risultati pochi per via del tempo che rema contro.
E poi c'è la partita delle nomine: si va dalle partecipazioni regionali sino alle società e alle Agenzie regionali: dai Parchi sino all'Arsial, lasciata senza presidente dal Pd, transitando per Lazio Crea e altro. Una matassa che se sbrogliata bene, potrebbe offrire qualche compensazione ai “piccoli azionisti”.
L'elenco degli eletti proclamai dalla Corte d'Appello
FRATELLI D’ITALIA:
Giancarlo Righini
Fabrizio Ghera
Roberta Angelilli
Micol Grasselli
Massimiliano Maselli
Marika Rotondi
Marco Bertucci
Edy Palazzi
Antonello Aurigemma
Emanuela Mari
Laura Corrotti
Flavio Cera
Maria Chiara Iannarelli
Daniele Maura
Alessia Savo
Enrico Tiero
Elena Palazzo
Vittorio Sambucci
Pasquale Nicolai
Eleonora Berni
Daniele Sabatini
Valentina Paterna.
LEGA
Pino Cangemi
Laura Cartaginese
Angelo Tripodi
FORZA ITALIA
Fabio Capolei
Giorgio Simeoni
Cosmo Mitrano.
CIVICA ROCCA
Mario Crea.
UDC
Nazareno Neri
PARTITO DEMOCRATICO
Daniele Leodori
Eleonora Mattia
Mario Ciarla
Emanuela Droghei
Massimiliano Valeriani
Michela Califano
Rodolfo Lena
Salvatore La Penna
Sara Battisti
Enrico Panunzi
TERZO POLO
Marietta Tidei
Luciano Nobili.
LISTA D’AMATO
Alessio D’Amato
Marta Bonafoni
VERDI-SINISTRA
Claudio Marotta.
MOVIMENTO 5 STELLE
Donatella Bianchi
Roberta Della Casa
Valerio Novelli
Marco Colarossi
POLO PROGRESSISTA
Alessandra Zeppieri