Roma

Regione Lazio, l'opposizione è già divisa: Terzo Polo: “Noi no con 5 Stelle”

Marietta Tidei, ex Pd, ora Italia Viva, rieletta con 9500 preferenze e il lascito dei fondi europei: “Da noi opposizione ferma ma costruttiva”

“Quella a Fratelli d'Italia e a Francesco Rocca sarà un'opposizione ferma”. Firmato Marietta Tidei, Italia Viva. Un gioco della grammatica italiana tradisce lo scenario che aspetta l'ex maggioranza di centrosinistra al Consiglio regionale del Lazio, dove il centrodestra si appresta a regnare con la maggioranza assoluta.

Il gioco è semplice: “opposizione ferma”, cioè immobile perché chi governa può approvare ciò che vuole; oppure ferma nel senso di “Seria, dura e senza sconti”. Poi Marietta Tidei, già deputata Pd, alla Regione Lazio già dal 2018 e rieletta alla Pisana col partitino Italia Viva-Azione con 9500 preferenze (che tra astensioni e dimensioni dei partiti è quasi un record), specifica meglio: “Opposizione ferma nel senso di intransigente per le cose importanti ma anche costruttiva – dice – perché ci sono tante cose dell'Amministrazione precedente da portare avanti. Ad esempio tutti i bandi sulla programmazione europea che insieme al Pnrr valgono oltre 18 miliardi, destinati a territori, imprese, donne e giovani”.

Quindi Rocca e la sua giunta saranno seduti su un piccolo tesoro?

“C'è una grande dote che ricadrà sul Lazio, raddoppiata rispetto al ciclo di programmazione precedente. E tante azioni già avviate”.

Il governo Meloni ha debuttato con decreto Rave. Pensa che Rocca abbia davanti a sè qualche scivolone?

“Io non gli scivoloni non li auguro a nessuno, spero che continui con la politica di risanamento della Sanità e con le politiche si sviluppo. Per la Sanità ci sono 700 milioni di euro e le Asl stanno già facendo le recare per ospedali e case di comunità e riduzione liste d'attesa. Vediamo cosa sapranno fare. Come detto non auguro scivoloni a nessuno perché nel Lazio siamo 6 milioni ed è giusto che i cittadini siano governati bene”.

Quale pensa sia lo scoglio più difficile per questa nuova maggioranza?

“Quello della riduzione delle liste d'attesa, devono saperle gestire bene. Siamo usciti dal commissariamento e dobbiamo continuare con questa linea. Ci i siamo entrati per un buco enorme che è stato ridotto, bisogna fare le cose per bene con prestazioni sanitarie per i cittadini. Voglio solo ricordare che quando siamo arrivarti noi nel 2018, c'era un piano di chiusura degli ospedali, firmato Polverini. Molti li abbiamo salvati, come quello di Bracciano”.

Tidei, come sono i rapporti col Pd

“Campagna elettorale insieme ma distanti su alcune cose per esempio col rapporto con i 5 Stelle: noi siamo stati con D'amato, Spero opposizione comune. Dobbiamo lavorare insieme per il bene del Lazio”.

Quindi col Movimento siete disponibili a trovare una quadra?

“Per ora non ho parlato con nessuno, sono distanti da me; lo erano in amministrazione con me figuriamoci adesso. Ho provato a lavorare anche con i 5 Stelle, ma siamo molto distanti come per a moratoria sulle rinnovabili poi bocciata. Ho provato a lavorare con loro... ma io ho sostenuto D'amato in continuità. Per me la priorità non è il 5 Stelle e la ricostruzione di un rapporto. Saremo in tanti a fare opposizione”.

Fdi avrà problemi di nomine?

“Ne dovranno fare tante – e sorride – avranno i problemi che hanno tutte le amministrazioni”.

C'è qualcosa che però che vi unisce: il termovalorizzatore di Roma...

“Roma deve chiudere il ciclo. Non siamo fan del turismo dei rifiuti come ha fatto la Raggi. E' bene che questa decisione sia stata presa. Noi con Calenda e Italia Viva lo diciamo da tempo, non ci siamo accodati a nessuno”.