Roma
Regione Lazio, sempre più lavoro, ma sempre più precario. L'allarme della Uil
Aumenta l'occupazione nel Lazio: ma solo un quinto dei contratti siglati nel 2021 è stabile. Tutti gli altri sono a termine, a somministrazione o stagionale
Regione Lazio: crescono i posti di lavoro rispetto agli anni della pandemia. L'occupazione nel Lazio è cresciuta infatti del 2,4%. Quindi sempre più lavoro. Ma è un lavoro sempre più precario: solo un quinto dei nuovi contratti siglati nel 2022 è stabile. A diffondere questi è dati la Uil, che lancia l'allarme sull'aumento della precarietà.
“La crescita occupazionale è sicuramente un segnale positivo - commenta il segretario generale della UIL Lazio, Alberto Civica - però questa ripresa viene dopo il blocco della pandemia e il settore che cresce di più è l'edilizia, destinata a crollare con gli ultimi provvedimenti del Governo. Inoltre non possiamo non sottolineare la precarietà che caratterizza la maggior parte dei nuovi contratti attivati e che favorisce quindi il lavoro povero. Basti ricordare che negli ultimi cinque anni nel Lazio il 30% dei lavoratori ha percepito retribuzioni annue inferiori ai 10 mila euro”.
La situazione nel Lazio
Stando ai dati raccolti ed elaborati dalla Uil, in collaborazione con l'istituto Eures, atrainare questa crecita dell'occupazione nella Regione è il settore dell'edilizia con 11mila occupati in più rispetto al 2021. A Roma il settore che cresce di più è invece quello dei servizi. Nelle province del basso Lazio, invece, a crescere maggiormente è il settore agricolo.
Complessivamente nel Lazio gli occupati sono 2,32 milioni, ovvero 62 mila in più rispetto al 2020, ma 12mila in meno rispetto al 2019. Infatti l'occupazione nel Lazio risente ancora della contrazione del settore dei servizi dovuta alla pandemia. Torna a crescere anche il Pil: +5,8% nel 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021.
Sono Roma e provincia a trainare questo aumento dell'occupazione nella Regione: l'80% dei posti di lavoro in più riguardano infatti la città metropolitana. Fra l'altro cresce di molto l'occupazione femminile, sebbene resti ancora inferiore a quella maschile (69,7% occupazione maschile contro 54,1% femminile).
I disoccupati sono 194mila, in calo del 22,7% rispetto al 2021. Si tratta del dato migliore degli ultimi 5 anni.
Un lavoro sempre più precario
I dati della Uil mostrano che, se sicuramente c'è stato un miglioramento qualitativo, dal punto di vista qualitativo la situazione è rimasta invariata. Anzi, se possibile, è anche peggiorata. La maggior parte dei contratti di lavoro stipulati nel Lazio nel 2022, infatti, sono quasi tutti contratti precari, cioè con salari e tutele svantaggiose e soprattutto a tempo.
Solo un quinto (20,1%) dei 711843 contratti di lavoro siglati nel 2022 ha avuto un carattere stabile. Per il resto si è trattato di contratti a termine (55,6%), stagionali (10%), a somministrazione (8,6%) e per il restate 5% si è trattato di contratti intermittenti.